
Black FreeDay
Black Freeday
“La violenza contro le donne in Italia è quotidiana. Si manifesta in molti modi diversi, e devasta la vita di chi la subisce senza eccezioni. Intervenire in supporto di queste donne è fondamentale, ma arrivare dopo non basta. È necessario contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme, primache si verifichi. Per questo fare sconti sulla prevenzione non è ammissibile” ha affermato Claudia Gerini.

Lo sconto che non possiamo permetterci
Le risorse economiche e le politiche antiviolenza
Nei 10 anni della Legge 119/2013, le risorse allocate hanno avuto una crescita importante, il maggiore incremento di fondi (67%) si è avuto tra il 2020 e il 2023, periodo in cui lo Stato ha impegnato circa 248,8 mln di euro. Di questi, solo il 12%, sono stati destinati alla prevenzione.
Inoltre per gli interventi di educazione e sensibilizzazione che hanno l’obiettivo di scardinare norme e comportamenti sociali che producono e riproducono la violenza, la cosiddetta prevenzione primaria, è stato stanziato solo il 5,6% rispetto al totale dei fondi antiviolenza 2020-2023.
È quanto emerge dal nostro studio Prevenzione sottocosto. La miopia della politica italiana nella lotta alla violenza maschile contro le donne, che esamina i fondi allocati per il funzionamento del sistema antiviolenza nazionale e i provvedimenti presentati dal Governo Meloni e dall’attuale Parlamento.

Ma l’urgenza di intervenire sulla prevenzione primaria con azioni di impatto e lunga durata è evidenziato anche dai dati mondiali del Gender Social Norm Index delle Nazioni Unite (Undp 2023), che misura stereotipi e credenze che danno vita alle diseguaglianze di genere.
Oggi, rivela l’Indice, più di un quarto della popolazione mondiale ritiene giustificabile che un uomo picchi la moglie. L’Italia ha indici particolarmente preoccupanti: il 61.58% della popolazione italiana ha pregiudizi contro le donne e il 45% ha convinzioni che possono condurre a giustificare la violenza fisica, sessuale e psicologica da parte del partner.
In confronto, la Spagna negli anni ha fatto meglio di noi: c’è solo il 50,74% della popolazione con pregiudizi e il 29% che giustifica la violenza. Solo un lavoro culturale che contrasti le consuetudini e i modelli di violenza contro le donne e le ragazze può quindi invertire la rotta.
Nel corso del mese di novembre segui sui nostri canali la campagna #BlackFreeDay “Per liberare le donne dalla violenza puntare al ribasso non conviene”.