Sintesi dell’istanza al Punto di contatto italiano dell'OCSE.

Istanza contro la società italiana JTF Tozzi Green

By ActionAid

October 17, 2023

Le associazioni presentano una istanza contro la società italiana JTF Tozzi Green per le sue attività in Madagascar con il sostegno della cooperazione allo sviluppo belga e finlandese

Sintesi dell’istanza al Punto di contatto italiano dell'OCSE.

Il 13 ottobre 2023, ActionAid Italia, il collettivo per la difesa delle terre malgasce BMTT e Colletif Tany, hanno presentato un’istanza contro la società italiana JTF Tozzi Green per le sue attività agroindustriali in Madagascar. L’istanza è stata depositata perso il Punto di Contatto Nazionale dell’OCSE in Italia, paese in cui ha sede la multinazionale. Si tratta il primo contenzioso in Italia relativo al Land grabbing (accaparramento della terra). Sono coinvolti anche i governi belga e finlandese, che finanziano Tozzi Green attraverso le loro banche pubbliche di sviluppo.

Chi è Tozzi Green, la società citata in giudizio? 

L'azienda italiana di energie rinnovabili Tozzi Green gestisce due piantagioni su larga scala attraverso la sua controllata JTF Madagascar (Jatropha TechnologyFarm Madagascar).  

Il primo contratto di affitto risale al 2012 e riguarda quasi 7.000 ettari di terreno in due comuni della regione di Ihorombe, nel centro-sud del Madagascar. Quest'area era inizialmente destinata alla coltivazione di jatrophacurcas, una pianta utilizzata per produrre agrocarburanti. Poiché la piantagione non ha prodotto i risultati attesi, la JTF l'ha sostituita con mais destinato ai produttori di mangimi per il pollame dell'isola. Il secondo contratto di affitto per quasi 4.000 ettari è stato firmato nel 2018. Invadendo i terreni di un terzo comune, mira a estendere le piantagioni di mais ma anche a coltivare il geranio, le cui foglie e steli vengono trasformati localmente da JTF in olio essenziale, che viene poi esportato a livello internazionale. 

Per finanziare le proprie attività, dal 2019 JTF Madagascar ha beneficiato di 7,5 milioni di euro di prestiti da parte di due banche di sviluppo statali, FINNFUND (Finlandia) e BIO (Belgio), destinati a favorire lo sviluppo locale, la sicurezza alimentare e il rispetto dei diritti umani e dell'ambiente. 

Una multinazionale sotto attacco in Madagascar, Belgio e Italia 

Da oltre dieci anni, le comunità locali protestano contro le concessioni - i due contratti di locazione firmati tra JTF e lo Stato – e, in particolare, contro la mancanza di un’adeguata partecipazione, informazione e compensazione per le comunità locali. Più recentemente, l'ONG belga Entraide et Fraternité - partner del BIMTT - ha raccolto testimonianze e dati durante una visita nella regione nell'aprile 2022. Nel settembre 2022, il Collectif TANY ha commissionato una missione di accertamento dei fatti durante la quale sono state condotte diverse interviste con le comunità e le autorità locali e si è interagito con la direzione della JTF.  

Negli ultimi due anni, il caso è stato evidenziato in Belgio, dove ONG e parlamentari hanno messo in discussione il coinvolgimento di BIO nel progetto alla luce delle implicazioni delle concessioni su diritti fondamentali come il diritto al cibo, il diritto a un ambiente sano e il diritto all'acqua.

Quali sono i motivi alla base dell’istanza? 

Di seguito sono riassunti i punti principali sollevati dalla popolazione di Ihorombe e comunicati alla JTF, al governo malgascio e ai donatori europei in numerose occasioni. Queste diverse rimostranze sono esposte nell’istanza presentata al Punto di contatto nazionale dell'OCSE in Italia (dove ha sede Tozzi Green).  

Alla luce di questi fatti, 3 ONG e gruppi malgasci, italiani e francesi (Collectif TANY, BIMTT e ActionAid Italia) si sono rivolti al Punto di Contatto Nazionale (PCN) italiano, sostenendo che le pratiche di Tozzi Green non sono conformi alle linee guida OCSE per le multinazionali.  

In particolare, Tozzi Green: 

Cosa chiedono i ricorrenti?  

Chiedono al Punto di Contatto Italiano (NCP) dell'OCSE di adottare le misure necessarie per garantire il rispetto delle Linee Guida OCSE per le imprese multinazionali. Utilizzando i servizi di mediazione dell'OCSE, il loro obiettivo è far sì che Tozzi Green: 

  1. cessi le sue attività e lasci la regione di Ihorombe, restituendo la terra alle comunità locali attraverso un processo trasparente, efficace e partecipativo;
  2. che i membri dei comuni e delle fokontany colpite, le cui terre sono state occupate e sequestrate, ricevano un risarcimento per i danni subiti e che queste somme siano utilizzate per promuovere progetti comunitari.

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