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Parte da L'Aquila #SICURIPERDAVVERO


A dieci anni dal sisma del 2009, la campagna di actionaid per portare in parlamento un quadro normativo su ricostruzioni e prevenzione.

Sono passati dieci anni dal terremoto del 6 aprile del 2009, che colpì la città dell'Aquila e i comuni limitrofi, causando 309 vittime e una ferita alla comunità e al territorio ancora aperta. Eppure, nonostante gli altri tragici eventi sismici che si sono succeduti nel nostro Paese anche nel 2012 e nel 2016, l'Italia non si è ancora dotata di un quadro normativo chiaro e coerente per rispondere a queste emergenze.

In questi dieci anni non abbastanza si è compiuto per mettere al centro di ogni agenda politica, locale o nazionale, il tema della prevenzione articolandolo nella mitigazione del rischio, nel coinvolgimento e nella preparazione delle comunità che vivono nei territori vulnerabili. Eppure il nostro è un paese che ne ha molto bisogno, con il 16,6% del territorio che rientra nelle classi a maggiore pericolosità per frane e alluvioni. In queste aree si trova il 4% degli edifici italiani (oltre 550 mila). Negli ultimi 70 anni in Italia, si sono registrate oltre 10.000 vittime per fenomeni idrogeologici e sismici con danni economici per circa 290 miliardi di euro.

È dunque fondamentale rendere l'Italia un Paese resiliente, capace di ridurre i rischi, rispondere efficacemente agli shock da disastro naturale, diminuendone gli effetti per la popolazione e per il territorio nel breve, medio e lungo periodo.

Per questo, ActionAid ha deciso di promuovere la campagna #SicuriPerDavvero, per chiedere al Governo di varare una legge quadro sulle ricostruzioni e normative, finanziamenti e modalità di monitoraggio più effi­ caci su prevenzione e mitigazione del rischio. E oggi, in occasione della ricorrenza del decennale de L'Aquila, ActionAid ha mostrato alle 13 presso la Fontana Luminosa in Piazza Battaglione Alpini un grande stendardo verti­ cale per presentare #sicuriperdavvero.

"Da dieci anni ActionAid è al fianco alle popolazioni colpite dai terremoti che hanno sconvolto l'arco appenninico, a L'Aquila, in Emilia Romagna, nei paesi del Centro Italia interessati dallo sciame del 2016/2017. In Italia 7 milioni di persone risiedono in territori classificati a maggiore pericolosità per frane e alluvioni e 22 milioni in aree a elevato rischio sismico - dichiara Elisa Visconti, Responsabile Programmi di ActionAid - Abbiamo toccato con mano la fragilità del territorio e la vulnerabilità delle comunità, l'impreparazione dei governi che si sono succeduti ne/l'aff ron­

tare le ricostruzioni. Ogni volta si ricomincia da capo senza far tesoro delle esperienze passate, senza sancire diritti certi per le cittadine e i cittadini colpiti. A dieci anni dal terremoto dell'Aquila, ci impegniamo perché i temi della pre­ venzione, della messa in sicurezza del territorio e della mitigazione dei rischi diventino centrali nelle agende politiche e nel dibattito pubblico. E per ottenere una legislazione e fondi certi per affrontare le ricostruzioni". 

Secondo i dati della "Relazione sullo stato di avanzamento del processo di ricostruzione post-sismica nella Regione Abruzzo ", presentata nel giugno 2017 e aggiornata al 31 dicembre 2016, per la ricostruzione a L'Aquila sono stati stanziati 21 miliardi di euro. Per concludere il processo di ricostruzione serviranno altri 4 miliardi, portando il costo complessivo del processo a 25 miliardi di euro. A oggi però, secondo il portale OpenDataRicostruzione, solo 12 miliardi sono stati richiesti e solo 8,85 miliardi quelli realmente finanziati.

A maggio 2017 la Struttura di missione ltaliasicura sosteneva che, per mettere in sicurezza l'Italia da frane e allu­ vioni e ridurre il rischio idrogeologico, erano necessarie 9.397 opere per un fabbisogno complessivo di 27 miliardi. Il Dipartimento Casa Italia aveva redatto nel giugno 2017 un rapporto in cui evidenziava che, negli ultimi 70 anni in Italia si sono registrate oltre 10mila vittime per fenomeni idrogeologici e sismici con danni economici per circa 290 miliardi di euro.

LA CAMPAGNA

Il concept creativo della campagna, partendo dai luoghi comuni abusati nell'opinione pubblica, intende dare alla pa­ rola "sicurezza" un nuovo significato. Occuparsi seriamente di sicurezza vuol dire garantire un futuro degno e sicuro alle persone che vivono in aree di rischio o già colpite da disastri naturali. Il claim "sicuri per davvero" ribadisce quindi che oggi le priorità sono altre.

Simbolo della campagna è un mattoncino giocattolo che rappresenta l'esigenza di costruire (o ricostruire) uno spa­ zio piacevole da vivere e potrà essere utilizzato per attivarsi sui social media ed esprimere la propria adesione alla campagna.

IL PROCESSO DI ASCOLTO DEL TERRITORIO

La campagna #SicuriPerDavvero toccherà diverse città italiane, tra cui territori colpiti da eventi sismici o vulnerabili. L.:obiettivo è quello di creare luoghi fisici di incontro e scambio tra esperienze e saperi tra i diversi attori coinvolti negli aspetti del Ciclo del rischio: istituzioni, esperti, associazioni e comitati dei territori. I primi appuntamenti in program­ ma sono:

  • Perugia - 7 aprile, in occasione del Festival del Giornalismo, • 10 anni dal terremoto de l'Aquila: la sicu­ rezza è una priorità"
  • Arquata Del Tronto - 11 maggio, "L'Italia che si ricostruisce: pratiche di partecipazione delle comunità nei processi di ricostruzione"
  • Bologna - giugno - "Futuro sicuro: la sicurezza e la ricostruzione delle scuole d'Italia a confronto"

 
Ma #SicuriPerDavvero sarà anche online: nei prossimi mesi addetti ai lavori, istituzioni o comitati civici potranno con­ tribuire al processo di partecipazione da ogni parte del mondo attraverso la condivisione di esperienze, dati e ricerche scientifiche sul sito di ActionAid e sullo spazio dedicato www.sicuriperdavvero.it

La campagna correrà anche su Facebook, Twitter e lnstagram con l'hashtag #SicuriPerDavvero e si concluderà con un evento pubblico in cui ActionAid presenterà alle Istituzioni le raccomandazioni raccolte nell'arco dell'anno per chiedere l'approvazione della legge.


Tutta la campagna si basa su tre principi fondamentali:

  • Partecipazione: permettere ai cittadini e alle cittadine di partecipare ai processi decisionali che li riguardano è la chiave di volta per favorire la giustizia sociale, promuovere i diritti, ridurre le diseguaglianze
  • Trasparenza: sui dati, sulle risorse e le politiche dedicate a tutte le fasi del ciclo del rischio. È fondamentale non solo per una corretta informazione ma anche per aumentare l'efficacia, l'efficienza e la tracciabilità della spesa pub­ blica per tutte le politiche legate al ciclo del rischio;
  • Diritti, uguaglianza, tempi certi e chiarezza sulla governance: l'incertezza delle persone in merito ai propri diritti sui tempi, sui processi decisionali, sulla governance e sulle modalità di ricostruzione, causa uno scollamento fra la persone e fra i cittadini e istituzioni, generando un senso di ingiustizia e logorando ancora di più un tessuto sociale e comunitario già debilitato dal

Ufficio stampa

Emanuela Capitanio / [email protected] / +39 3474319334

Daniela Biffi/ [email protected] / +39 3472613441

Chiara Muzzi / [email protected] / +39 3316676827

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