🍪 Policy

Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione e cookie di analisi statistica di terze parti. I cookie di analisi possono essere trattati per fini non tecnici da terze parti.

Se accetti di navigare in questo sito, acconsenti all’uso di tutti i cookie e, in particolare, per permetterci di usare cookie di profilazione per aggiornarti sulle nostre attività in maniera personalizzata.

Se vuoi saperne di più Clicca qui.

Mary Solange | ActionAid Mary Solange | ActionAid

Mary Solange

Più forte dell’uragano.

Mary Solange vive nel villaggio di Buvette, nel comune di Jeremie ad Haiti, uno dei più colpiti dall’uragano Matthew. Coordina il gruppo di donne che vengono supportate da ActionAid.

Lei per prima sta dando una mano a distribuire i generi di prima necessità alle famiglie più vulnerabili.

“Da quando l’uragano si è abbattuto sulla zona non abbiamo più nulla. La gente del mio villaggio ha perso tutto. L’unico aiuto che abbiamo avuto fino adesso è stato quello ricevuto da ActionAid: è l’unica organizzazione che abbiamo visto.

Sono un’infermiera alla clinica locale, ma nel mio tempo libero sono la leader della comunità femminile. Come gruppo avevamo già frequentato un corso sulla leadership organizzato da ActionAid e quando l’uragano si è abbattuto su Haiti quanto avevamo imparato ci è tornato utile per essere in grado di mobilitarci e lavorare insieme. Ci aiutiamo a vicenda e ci assicuriamo che le persone più vulnerabili, come anziani e bambini, vengano messe al sicuro. Al momento la questione più urgente è quella della ricostruzione. Purtroppo, però c’è un alto rischio che si sviluppino epidemie perché non abbiamo abbastanza acqua pulita e molte persone non hanno un tetto e stanno prendendo freddo.

Oggi, oltre a contribuire alla distribuzione di acqua e cibo forniti da ActionAid, ho insegnato a un gruppo di giovani donne come proteggere se stesse e le loro famiglie da infezioni e malattie. Con le donne della mia comunità lavoro anche per insegnare loro come rendere le colture più sostenibili e resistenti ai cambiamenti climatici. Abbiamo infatti bisogno di sapere come far sì che le nostre aziende agricole abbiano raccolti migliori. Ad esempio coltiviamo noci di cocco, di cui non solo si può mangiare il frutto e bere il latte, utilissimo in questi giorni post-uragano in cui il cibo scarseggia, ma il cui guscio può essere utile per creare oggetti.

Dopo aver ricostruito ci sarà bisogno di focalizzarsi nuovamente sulle nostre fattorie. Dobbiamo essere forti, specialmente noi donne, perché dobbiamo essere un esempio per la nostra comunità. Conosciamo ActionAid, sappiamo che sarà al nostro fianco in questo percorso e non possiamo che esserne grate”.

Condividi sui social:

Segui il cambiamento
Lasciaci la tua email