Attualmente Gaza è diventato il posto più pericoloso in cui vivere.
Si stima che, dal 7 ottobre oggi, più di 28.000 persone siano state uccise. Circa la metà sono bambini: ne muore uno ogni 10 minuti.
I feriti sono oltre 60.000 e ormai solo 15 ospedali su 36 sono parzialmente attivi. La maggior parte degli interventi viene eseguita senza anestesia, perché mancano i medicinali e tutto l’occorrente. A questo, si aggiunge il fatto che almeno l’85% della popolazione di Gaza è stata sfollata e vive in ripari di fortuna, senza cibo, acqua potabile e vestiti caldi. Lottano ogni giorno per sopravvivere.
È una crisi umanitaria senza precedenti e dobbiamo continuare a intervenire!
Ad oggi, grazie al sostegno di numerosi sostenitori, siamo intervenuti a fianco della popolazione di Gaza. Abbiamo distribuito:
- 570 pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà
- 5.600 pasti caldi alle persone sfollate
- Vestiti invernali a 1.000 donne e 1.000 bambini
- 350 kit igienico-sanitari a donne e ragazze
Abbiamo attivato una linea telefonica a cui le persone possono rivolgersi per ricevere supporto psicologico e sono state più di 1.000 a usarla. E, infine, organizziamo attività ricreative con i bambini che sono sfollati con le loro famiglie.
Ma non possiamo fermarci ora! Dobbiamo raggiungere sempre più persone!