🍪 Policy

Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione e cookie di analisi statistica di terze parti. I cookie di analisi possono essere trattati per fini non tecnici da terze parti.

Se accetti di navigare in questo sito, acconsenti all’uso di tutti i cookie e, in particolare, per permetterci di usare cookie di profilazione per aggiornarti sulle nostre attività in maniera personalizzata.

Se vuoi saperne di più Clicca qui.

Nuovi spazi per le comunità di Amatrice e Accumoli | ActionAid Nuovi spazi per le comunità di Amatrice e Accumoli | ActionAid

Nuovi spazi per le comunità di Amatrice e Accumoli

Realizzati con Cisco per le comunità colpite dal sisma del 2016.

Il 9 ottobre, si è tenuta la cerimonia ufficiale di consegna delle prime due di sei strutture polifunzionali realizzate con il contributo di Cisco per le comunità di Accumoli e Amatrice colpite dal terremoto del 2016.

La struttura di Accumoli ospiterà la banda musicale del Comune, così che possa riprendere pienamente l’attività, mentre lo spazio consegnato a Collemagrone, frazione di Amatrice, sarà destinato a un’associazione locale. È poi in costruzione una struttura per la frazione di Scai e sono già state individuate e assegnate le aree per realizzare le altre tre strutture a Sommati, Rocchetti e Torrita, dove si attendono solo gli ultimi passaggi necessari per avviare al più presto i cantieri.

Il progetto, prevede, oltre alle sei strutture polifunzionali, la promozione di attività sociali quali i campi estivi “Joy” destinati ai bambini delle comunità colpite dal sisma e organizzati dalla onlus “Sport Senza Frontiere” e la creazione di un sistema di videosorveglianza per il controllo degli accessi alle zone rosse del comune di Accumoli, ormai prossimo al completamento.

Alla cerimonia di consegna delle prime due strutture hanno partecipato il Vice Presidente del Consiglio Luigi Di Maio, Tae Yoo, Senior Vice President Corporate Affairs di Cisco, il commissario straordinario alla ricostruzione Piero Farabollini, l’AD di Cisco Italia Agostino Santoni, Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia e rappresentanti delle istituzioni locali.

L’intero programma di interventi promosso da Cisco si sviluppa in stretta collaborazione con noi di ActionAid Italia, che abbiamo la responsabilità operativa delle attività concordate con le amministrazioni locali, e ha attinto ai fondi di Social Responsability dell’azienda, cui si sono aggiunte le donazioni di centinaia di dipendenti italiani, che Cisco Italia ha poi raddoppiato con una donazione equivalente.

Un contributo al progetto è venuto anche da Samsung Electronics Italia, che mette a disposizione per ognuna delle strutture un tv color da 65” con relativo sistema audio, un frigorifero e un forno a microonde.

“Siamo un’azienda, ma soprattutto ci consideriamo cittadini dei paesi in cui operiamo. In tutto il mondo, quando le comunità sono colpite da una crisi, Cisco interviene con le sue tecnologie e le sue persone e collabora con associazioni ed enti coinvolti nel soccorso alle popolazioni. Con il nostro sostegno, vogliamo contribuire a migliorare la qualità della vita degli abitanti di Accumoli e Amatrice”, ha dichiarato Agostino Santoni, AD di Cisco Italia.

“Con questa collaborazione facciamo un piccolo passo avanti per rispondere al bisogno di creare spazi di aggregazione che aiutino le popolazioni del territorio colpito dal terremoto. Come ActionAid abbiamo lavorato cercando il maggior coinvolgimento possibile delle persone, perché siamo convinti che in situazioni di emergenza sia fondamentale impegnarsi per ricostruire il tessuto sociale e relazionale delle comunità”, ha dichiarato Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia.

In occasione dell’incontro, il nostro segretario generale Marco de Ponte ha consegnato al Vice Presidente del Consiglio Luigi Di Maio le nostre raccomandazioni per una ricostruzione trasparente e partecipata.

Cisco_750

All’indomani del sisma del 2016 abbiamo infatti deciso di mobilitarci per essere a  fianco delle comunità colpite. Sulla base della nostra esperienza ci sentiamo di fare alcune raccomandazioni volte a migliorare la trasparenza, l'efficacia e la rapidità  della la ricostruzione dei territori colpiti dalle scosse sismiche del 2016:

Portale unico con open data

Ad oggi non esiste un portale web unico per il sisma del Centro Italia sulla ricostruzione pubblica e privata con dati aperti che permetta a tutti i cittadini di seguire e monitorare la filiera delle risorse stanziate e lo stato d’avanzamento degli interventi. Rispetto a questo tema, citiamo due esperienze significative: opendataricostruzione.gssi.it dedicato alla ricostruzione de L’Aquila post sisma del 2009 e openricostruzione.regione.emilia-romagna.it per il sisma del 2012. Entrambe piattaforme web che permettono la consultazione di tutte le risorse impiegate dall’emergenza post-sisma, alla ricostruzione edilizia pubblica e privata, allo sviluppo economico.

Partecipazione dei cittadini

La partecipazione dei cittadini è una condizione e una pratica fondamentale in tutte le fasi di prevenzione, emergenza, ricostruzione e sviluppo. Per questo chiediamo di ripartire dall’ord. 36 sulla partecipazione dei cittadini all’attività di ricostruzione emanata dalla struttura commissariale, migliorandone procedure ed efficacia. Inoltre consideriamo necessario istituire tavoli di lavoro partecipati – su base regionale e provinciale – per una pianificazione e uno sviluppo del territorio che veda i giovani protagonisti della rigenerazione del tessuto urbano e rurale e dell’imprenditoria locale, facendo tesoro dei percorsi e degli sforzi già attivi sui territori.


Uffici Speciali per la Ricostruzione

Gli Uffici Speciali della Ricostruzione delle regioni del cratere e gli uffici tecnici comunali ricoprono un ruolo essenziale dal momento che sostengono la pianificazione urbanistica connessa alla ricostruzione. E’ quindi fondamentale potenziare gli Uffici Speciali e gli uffici tecnici dei comuni con maggiori percentuali di danno al patrimonio edilizio pubblico e privato. In ottica di rafforzamento di competenze e necessario scambio di esperienze auspichiamo un dialogo tra il gli Uffici Speciali istituiti dai diversi sismi del nostro paese.
A questo potrebbe essere aggiunta la creazione di un dipartimento su prevenzione, ricostruzione e sviluppo, che includa non solo la ricostruzione fisica di un territorio, ma il suo nuovo sviluppo sociale, economico e di comunità in seguito all'emergenza, per contrastare l'abbandono dei territori e sostenere la resilienza delle persone.


(Photocredit: Alessandro Serranò)

Condividi sui social:

Segui il cambiamento
Lasciaci la tua email