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Margarita | ActionAid Margarita | ActionAid

Margarita

Sono felice di aver partecipato ai corsi di formazione, organizzati da ActionAid, sulla corretta alimentazione.

Margarita è una donna di 47 anni e vive nel villaggio di Cojobal, in Guatemala, insieme a suo marito e ai suoi quattro figli. Racconta: “Sono felice di aver partecipato ai corsi di formazione, organizzati da ActionAid, sulla corretta alimentazione. Abbiamo imparato a rendere più produttivo il nostro orto, a seminare e a raccogliere nei tempi giusti. Abbiamo introdotto nella nostra dieta verdure che prima non consumavamo come ad esempio il coriandolo, la soia, la barbabietola e diversi tipi di frutta. Inoltre, adesso so riconoscere i semi e li conservo per la semina successiva. Prima tutte queste cose le dovevamo comprare, spendendo anche parte dei nostri stipendi, mentre adesso le abbiamo gratis proprio davanti casa! Adesso non permetto più ai miei figli di comprare snack o cibo industriale nei negozi e la salute di tutta la famiglia è migliorata”.

SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO

Uno dei temi principali affrontati da ActionAid in Guatemala è relativo al diritto al cibo. Qui, infatti, il tasso di malnutrizione tra i bambini è del 49%, il più alto di tutto il Sud America e il sesto a livello mondiale. Per questo da alcuni lavoriamo insieme alle donne della comunità di Chimaltenango. Al progetto aderiscono 65 famiglie in cinque comunità, cerchiamo di diffondere una cultura alimentare più equilibrata promuovendo il consumo di prodotti ortofrutticoli, mais e fagioli. In questo senso abbiamo lavorato sia a livello locale sia nazionale, attraverso azioni di pressione sulla “Segreteria per la sicurezza alimentare”, per incoraggiare la diffusione della soia e dell’amaranto, una pianta già utilizzata dalle popolazioni locali nel periodo precoloniale. Questi alimenti infatti sono altamente nutrienti e aiutano a combattere malnutrizione da un lato ed obesità dall’altro.

Margarita conclude: “Un aspetto fondamentale è che finalmente noi donne siamo diventate autonome: sappiamo coltivare utilizzando tecniche agricole più efficaci, abbiamo i nostri strumenti di lavoro e andiamo di comunità in comunità a condividere la nostra esperienza. Abbiamo anche aperto una banca delle sementi grazie alla quale ognuna di noi può conservare i suoi semi, che devono essere di piante originarie di queste zone. L’idea è che in caso di cattivi raccolti non vada tutto perso e che ci sia comunque una base da cui ripartire nella stagione successiva. Una di noi si prende cura di tutto ciò che è depositato facendo attenzione che la qualità delle sementi non si deteriori. Attraverso ActionAid abbiamo tenuto dei corsi di formazione sull’alimentazione rivolti alle donne in gravidanza e alle mamme con bambini piccoli. La salute dei nostri figli dipende anche da quello che mangiano”.

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