Un’esperienza di virtual reality per scoprire come combatterle.

Mutilazioni genitali femminili: il video di “Non mi volto”

By ActionAid

May 03, 2018

Un video per raccontare le mutilazioni genitali femminili. Per entrare nei panni di Leila, una bambina che sta per subire le MGF e scoprire come poter fermare questa pratica fortemente lesiva dei diritti delle donne: è l’esperienza di realtà virtuale con cui sabato 5 maggio abbiamo lanciato la campagna di raccolta fondi “Non mi volto” per invitare ad adottare a distanza le bambine che vivono in Etiopia, Tanzania, Gambia, Ghana, Kenya e Nigeria, paesi del mondo in cui le MGF vengono ancora praticate.

Il video

Questo è il video che abbiamo tratto dall’evento. Dove c’è Leila, una bambina in una vecchia capanna, che sta aspettando di subire le mutilazioni genitali. Le persone che sono entrate in questa capanna hanno potuto sperimentare in prima persona sensazioni molto forti, intense. Si sono sentite emotivamente coinvolte, partecipi del destino della piccola Leila.

MGF: cosa sono, perché vengono praticate, e dove

Le MGF sono delle pratiche che vengono eseguite ancora oggi e che sono fortemente lesive non soltanto dal punto di vista fisico ma anche psicologico. Sul perché siano praticate, non c’è unanimità di vedute ma sembra che la loro funzione sia “preservare la purezza” della donna. È importante sottolineare che le mutilazioni genitali femminili non hanno niente a che vedere con questioni di carattere religioso.

Ancora oggi, almeno 200 milioni di donne e bambine subiscono mutilazioni genitali femminili in 30 paesi del mondo. Di queste, circa 44 milioni sono bambine e adolescenti con meno di 14 anni. Le zone più interessate da questo fenomeno sono l’Africa sub-sahariana, alcune parti del Medioriente e dell’Asia.

Sebbene molti Stati abbiano varato leggi nazionali che vietano la pratica e dal 2008 oltre 15mila comunità abbiano dichiarato di averla accantonata, l'attuale tasso di abbandono delle mutilazioni genitali femminili non è abbastanza elevato da controbilanciare la crescita della popolazione, con il rischio che i casi assoluti di MGF possano aumentare nei prossimi anni (dati UNICEF).

“Non mi volto”

Hanno preso parte all’iniziativa, provando l’esperienza di realtà virtuale in prima persona: la regista Maria Sole Tognazzi, il Direttore della Mostra del Cinema di Venezia Alberto Barbera, l’attrice Giulia Bevilacqua, l’Assessore Politiche Sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino e Beatrice Costa, Responsabile del Dipartimento Programmi di ActionAid Italia.

Donne libere dalla violenza

Le mutilazioni genitali femminili sono una delle più gravi forme di violenza che una donna possa subire. Da anni interveniamo nelle comunità dove sono praticate organizzando incontri e percorsi di empowerment, lavorando con i leader religiosi, organizzando campagne di informazione sulla pericolosità di tale pratica.

Grazie a te e al tuo contributo, possiamo davvero fermare le mutilazioni genitali femminili.

#NONMIVOLTO.SCEGLI ANCHE TU DI NON VOLTARTI.