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ActionAid

8 Settembre 2022

Fare comunità: il programma di Capacity Building cresce

Vi abbiamo raccontato cos’è il Programma di Capacity Building di Global Platform Italia, come e perché è nato e quali sono stati i primi passi. Nel frattempo il percorso è continuato.

Da un’idea è diventato un progetto, da un progetto un programma, da un programma un gruppo di ragazz* che si sono incontrat* a Bologna dal 24 al 26 giugno, in occasione degli Stati Generali di ActionAid e del Festival della Partecipazione.

Il primo incontro in presenza a Bologna

Dopo esserci conosciut* online durante le call di formazione e di sviluppo dei project work, nell’ultimo weekend di giugno si è tenuto il primo incontro in presenza del Programma di Capacity Building sviluppato da ActionAid Italia. Questo momento è stato di fondamentale importanza per la crescita collettiva del gruppo.

Nella prima giornata di venerdì 24 giugno ci siamo salutat* e abbiamo avuto la possibilità di vedere i volti delle attivist* senza il filtro dello schermo di un device e scambiare due chiacchiere insieme, scoprendo le realtà di provenienza, i sogni e i perché dietro alla scelta di partecipare al Capacity Building.

Ci siamo domandat* cosa significhi fare attivismo e quali strumenti possiamo imparare per crescere insieme e migliorare con l’impegno e l’entusiasmo la realtà in cui viviamo. Da chi è alle prime esperienze di attivismo fino a chi lo pratica da anni, abbiamo condiviso prospettive e interessi, scoprendo con sorpresa quanta energia possiamo esprimere quando ci guardiamo attorno e riconosciamo di non essere sol* nelle nostre battaglie.

Sabato ci siamo occupati di aspetti meno relazionali e più legati agli “strumenti” dell’attivismo: abbiamo approfondito la conoscenza delle proprie personalità, per poi tenere nel pomeriggio gli incontri legati ai tre indirizzi metodologici del programma: Comunicazione, Campaigning e Community Organizing, e Ricerca e Advocacy. Formazione, autoformazione e attività laboratoriali di sviluppo dei project work si sono fuse e hanno dato vita a un pomeriggio di lavoro e di riflessione.

Grazie alla guida e alla competenza di formatori e formatrici di ActionAid abbiamo avuto l’occasione di acquisire conoscenze utili per portare avanti i nostri progetti e ci siamo divertiti attraverso attività che non si sono limitate a delle classiche lezioni frontali, ma  che ci hanno dato la possibilità di mettere davvero a frutto ciò che abbiamo imparato, prendendo spunto dall’esperienza di chi fa attivismo da lungo tempo con passione e ci ha ispirato e insegnato molto.

La Domenica ha avuto luogo uno dei momenti chiave del percorso che abbiamo intrapreso e continuiamo a portare avanti: ci siamo chiest* come fare effettivamente comunità, quanto sia importante farlo e come ognun* di noi possa contribuire al raggiungimento di tale scopo. Non è mancato lo spazio per discutere delle esigenze individuali e collettive e di come soddisfarle.

Sono tante le necessità emerse dal nostro confronto finale, che ha permesso di raccogliere tanti feedback su queste giornate. In particolare, le tematiche che più ci stanno a cuore vanno dall’impiego di un linguaggio inclusivo e rispettoso di tutte le differenze, fino alle tematiche ecologiche, legate alla riduzione del consumo di plastica usa e getta e la sostenibilità ambientale.

Il programma di Capacity Building: verso una comunità

Consapevoli che costruire una comunità non è né semplice né scontato, abbiamo deciso di investire del tempo per muoverci in questa direzione. Il programma non è mai stato pensato unicamente come una scuola o una mera piattaforma di lavoro condiviso. La volontà è stata da sempre quella di creare una rete di attivist* dalla quale attingere ovviamente strumenti e competenze ma anche energia e speranza.

Poter contare su una comunità consente di avere altre persone che possono sostenerci e darci forza, farci divertire e non farci sentire sol*. È fonte di ispirazione, di creatività. Tutti ingredienti fondamentali per puntare al cambiamento, l’obiettivo dell’attivismo.

Ma cosa serve per fare comunità? Non è sufficiente un gruppo di persone: è necessario mettere in campo delle accortezze, curare il benessere collettivo, contribuire a livello individuale, trovare gli spazi adatti, condividere stati d’animo e pensieri, collaborare.

Un processo in continua evoluzione

Mantenendo saldi i valori attorno ai quali si è sviluppato il progetto - come il metodo del consenso, il paradigma intersezionale e i principi della leadership femminista - il programma di Capacity Building si rivela in continua trasformazione, inglobando passo dopo passo le idee, i contributi, gli spunti delle ragazze e dei ragazzi che gli stanno dando vita.

Ogni incontro, come in particolare l’occasione di confronto a Bologna, offre nuove sfide e nuove proposte per raggiungere l’obiettivo che ci siamo post* fin dall’inizio: realizzare una comunità di apprendimento pratico, un’opportunità per crescere e generare cambiamento, e dare speranza alle generazioni più giovani che si trovano ad affrontare delle sfide epocali e che solo ritrovando l’amore e il coraggio per combattere insieme potranno riuscire a vincerle.


Articolo a cura di: 
Rebecca Atzori
Alessia Larocca
Nicola Maraviglia
Michele Sbattella
Fotografie: Nicola Maraviglia e ActionAid Italia

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