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Terremoto Centro Italia: a che punto siamo | ActionAid Terremoto Centro Italia: a che punto siamo | ActionAid

Terremoto Centro Italia: a che punto siamo

La visita di Marco Di Costanzo, canottiere medaglia di bronzo alle Olimpiadi 2016.

Marco Di Costanzo - Canottiere e Ambassador di ActionAid

15 Marzo 2017

"La settimana scorsa, insieme allo staff di ActionAid, sono stato a visitare i luoghi colpiti dal sisma in Centro Italia.

Non sapevo cosa aspettarmi e durante tutto il viaggio da Milano fino a Pescara del Tronto – prima tappa della visita – nella mia testa continuavano a scorrere le immagini viste in televisione nei mesi scorsi. In casi del genere è difficile rendersi conto davvero della situazione finché non si ha modo di vedere con i propri occhi cosa è accaduto.

La curiosità e la voglia di dare il mio piccolo contributo era ed è tanta, e ho approfittato del viaggio per farmi spiegare dallo staff di ActionAid cosa avremmo fatto nel corso della giornata e quali fossero le problematiche principali della popolazione locale.

La prima tappa è stata la frazione di Pescara del Tronto, una delle più colpite dal primo terremoto, quello di agosto. Visitiamo la zona industriale, ora identificata per i SAE, le Soluzioni Abitative di Emergenza: purtroppo ennesimi ritardi stanno facendo slittare la data di consegna.

Subito dopo incontriamo i ragazzi di Arquata Potest e Pescara del Tronto 24/08/2016 Onlus , associazioni con cui ActionAid collabora. Sono un gruppo di giovani costituitosi nel 2011 con l’obiettivo di organizzare eventi culturali e di aggregazione sociale, mantenendo vive le tradizioni del posto. Ci raccontano delle difficoltà di restare uniti dopo i terremoti, che hanno obbligato molti a sfollare lontani. La notte del sisma si sono salvati uscendo dalla finestre, mentre le loro case crollavano. Resto molto colpito dal loro racconto e insieme decidiamo di visitare la zona rossa di Pescara del Tronto e Arquata.

Lo scenario è impressionante: i paesi sono crollati completamente e la frana del monte su cui sono costruiti ha coinvolto anche la Salaria, una delle principali arterie della zona. In giro solo macerie, cani randagi, qualche contadino, ma soprattutto militari e vigili del fuoco che continuano a fare sopralluoghi e mettere in sicurezza la zona. Non sembra un lavoro semplice. Pescara del Tronto e Arquata sembrano due paesi fantasma ed è difficile immaginare che solo pochi mesi fa qui c’erano case, una scuola, attività commerciali...

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Dopo la visita a Pescara del Tronto e Arquata, pranziamo al Ponticello, l’unica attività aperta in zona e una delle pochissime in tutto il cratere sismico. Qui conosco i ragazzi di Chiedi alla polvere, tutti tra i 17 e i 23 anni di Arquata del Tronto, che hanno deciso di fondare un’associazione per raccontare il loro territorio. L’idea è nata in una tendopoli, nei giorni dell’emergenza. Avevano voglia di fare qualcosa e ActionAid li ha aiutati a costituire una piccola redazione, dandogli tutto il necessario e organizzando degli incontri formativi con giornalisti e fotografi. Sono molto affezionati al loro paese natale e vogliono fare il possibile per far ripartire la comunità.

Prima di ripartire per Milano facciamo in tempo a visitare anche la zona rossa di Spelonga, da cui si vede tutta la valle e Pescara del Tronto.

In macchina ripenso alla giornata… sono rimasto emozionato e toccato dai racconti dei sopravvissuti, che allo stesso tempo mi hanno trasmesso anche tanta voglia di fare.

Proprio in questo periodo ActionAid ha cominciato anche le attività nelle scuole: tornare a scuola dopo un’esperienza traumatizzante come un terremoto non è semplice per bambini e ragazzi. L’edilizia scolastica ha subito grossi danni e la maggior parte delle scuole del cratere sismico sono inagibili. Molte classi hanno saltato intere settimane di scuola, per poi riprendere le attività nelle tendopoli o in strutture temporanee. A Camerino, una delle località dove ActionAid lavora, le lezioni sono riprese in dei container. Così sono stati organizzati degli incontri per parlare del territorio e di come farlo ripartire e per affrontare la paura. Gli insegnanti hanno anche avuto occasione di incontrare i colleghi dell’Aquila, che purtroppo hanno già affrontato questa difficile esperienza, per farsi consigliare su come aiutare gli alunni nel dopo sisma. E’ un percorso importante e c’è ancora tanto da fare. Sicuramente non mi dimenticherò di questa giornata, come non mi dimenticherò di chi ho conosciuto e torno a casa ancora più convinto di voler fare la mia parte insieme ad ActionAid".

Photo@: Angelo Emma

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