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Dopo due anni di bombardamenti e assedio, la popolazione vive tra macerie, carestia e distruzione. Ogni giorno circa 100 persone vengono uccise, e milioni restano senza acqua, cibo e cure.

Noi di ActionAid sosteniamo la resilienza del popolo palestinese: donne, giovani e comunità che resistono alla disumanizzazione e continuano a ricostruire futuro e dignità.

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A Gaza, oltre l’87% del territorio è sotto controllo militare israeliano o soggetto a ordini di evacuazione (UNRWA). Dall’ottobre 2023, oltre 67.000 persone sono state uccise e 160.000 ferite, mentre 500.000 vivono in condizioni di carestia estrema. Tutti i 320.000 bambini sotto i cinque anni sono a rischio di malnutrizione acuta (UNICEF).

La distruzione è capillare: il 96% del bestiame è stato ucciso e l’86% dei terreni agricoli danneggiato (FAO). Ospedali, scuole, acquedotti e infrastrutture di base sono in gran parte distrutti.

Il cessate il fuoco ha portato un sollievo temporaneo, ma non ha fermato l’ingiustizia.

A Gaza c’è stato un genocidio, come confermato dal rapporto ONU.

Come ActionAid, insieme ai nostri partner palestinesi – molte organizzazioni guidate da donne e giovani, tra cui la Global Platform Palestine – stiamo rispondendo all’emergenza con un approccio radicato nella dignità, nei diritti e nella resilienza.

Le nostre attività comprendono:

  • Distribuzione di beni essenziali (cibo, acqua, kit igienici, materiali sanitari) a oltre 230.000 persone.
  • Supporto sanitario per donne e bambini, con assistenza alla gravidanza, parti sicuri e cure ginecologiche all’interno dell’ospedale Al-Awda.
  • Fornitura di acqua potabile: grazie al partner locale Al-Aqsa Club, distribuiamo 6 m³ di acqua al giorno per garantire sopravvivenza e igiene.
  • Prevenzione e risposta alla violenza di genere, con spazi sicuri, assistenza legale, psicologica e programmi educativi per comunità e leader.
  • Supporto psicosociale per oltre 4.000 donne e bambini, per affrontare traumi e lutti.
  • Assistenza economica diretta: trasferimenti in denaro e iniziative di microimprenditorialità femminile per favorire indipendenza e sicurezza.
  • Rafforzamento delle organizzazioni locali: formazione su protezione, accountability e gestione dell’emergenza, con il coinvolgimento di 20 realtà comunitarie.

In totale, abbiamo raggiunto oltre 790.000 persone tra Gaza e Cisgiordania. Operiamo anche in condizioni difficili, affrontando nuove restrizioni israeliane che limitano la libertà d’azione delle ONG e mettono a rischio l’accesso agli aiuti umanitari.

Nonostante la tregua, la crisi continua. Gran parte della Striscia è in fase di carestia. Le donne incinte e in allattamento vivono condizioni di malnutrizione estrema e mancano strutture sanitarie operative.

Come abbiamo dichiarato recentemente:

“Non possiamo più parlare di guerra: è un’azione sistematica di distruzione e disumanizzazione.”

Ogni giorno, gli operatori umanitari lottano per garantire accesso, acqua e cure in condizioni proibitive. Il nostro lavoro continua, nonostante il blocco e i rischi, perché crediamo che la giustizia e la pace siano possibili solo partendo dalla protezione e dalla dignità delle persone.

La solidarietà è parte della nostra azione. Sosteniamo e promuoviamo la mobilitazione civile in Italia e in Europa, convinti che la voce collettiva possa cambiare le politiche.

Negli ultimi mesi abbiamo:

  • firmato appelli al governo italiano per lo sblocco dei fondi umanitari destinati a Gaza e Cisgiordania;
  • aderito alla richiesta di vietare commercio e affari con gli insediamenti illegali israeliani;
  • sottoscritto lettere europee per la sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele;
  • partecipato a manifestazioni e campagne pubbliche per chiedere giustizia e protezione per la popolazione civile.

A livello internazionale, partecipiamo alla campagna “No Trade Deals with Occupation” e abbiamo sostenuto l’azione della Global Sumud Flotilla, simbolo di coraggiosa solidarietà e libertà di movimento.

Siamo convinti che la mobilitazione delle persone sia la forma più concreta di impegno politico per la pace e la giustizia in Palestina.

Nonostante la distruzione, la forza e la resilienza del popolo palestinese restano intatte. Noi di ActionAid lavoriamo per supportare questa resilienza, sostenendo le donne chenricostruiscono le comunità, i giovani che immaginano futuro e le organizzazioni che difendono i diritti di chi non ha voce.

Sostenere ActionAid significa schierarsi dalla parte della dignità, della libertà e della giustizia.

Sostieni la popolazione di Gaza. Dona ora.
Insieme possiamo trasformare la solidarietà in azione concreta e dare forza alla speranza di un futuro giusto per la Palestina.

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Photocredit: Ebrahim Hajjaj/Reuters – Mahmoud Issa/Reuters – Dawoud Abu Alkas/Reuters – Natalie Shooter/ActionAid – Hatem Khaled/Reuters

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