Vai al contenuto

Oltre 70.800 sfollati, 85 distretti colpiti e moltissimi dispersi.

Si continua a scavare senza sosta. Difficilissima la stima delle vittime: ad oggi si contano più di 1.400 morti.

Un bilancio pesantissimo quello del terremoto e del successivo tsunami che venerdì 28 settembre ha colpito Sulawesi, una delle isole dell’arcipelago indonesiano.

Dopo il primo forte sisma di magnitudo 7.5, ci sono già state 200 forti scosse di assestamento. Si temono nuovi terremoti di intensità medio-forte, che andrebbero a peggiorare una situazione già gravissima.

L’area colpita è vasta: le persone colpite potrebbero superare il milione e mezzo.

“L’altra notte, abbiamo saputo che un intero villaggio è sprofondato durante una scossa. Svanito a causa del fenomeno della liquefazione del suolo che il terremoto ha scatenato. Un evento terrificante” racconta Francisca Free, direttore esecutivo di Yappika-ActionAid Indonesia, “adesso la nostra squadra sta cercando di raggiungere le aree più remote colpite dalla catastrofe per soccorrere la popolazione”.

Indonesia: altre scosse, la situazione si aggrava | ActionaAid

Insieme ad altre organizzazioni sul territorio, ActionAid Indonesia sta infatti organizzando i soccorsi. L’urgenza è raggiungere tutte le località coinvolte e capire le necessità delle varie comunità. Squadre di esperti sono sul posto per soccorrere la popolazione, individuare tutte le necessità e garantire informazioni puntuali.

Molti i bisogni primari.

Servono cibo, acqua potabile, medicine, punti medici di primo soccorso da allestire nei campi di accoglienza, coperte, kit per igiene personale e assorbenti femminili, materassini e materiale per costruire rifugi temporanei.

Preoccupa anche la mancanza di elettricità e benzina in più parti dell’isola. Urgente quindi fornire generatori di emergenza.

Stiamo facendo il possibile per soccorrere la popolazione colpita.
Ma possiamo farcela solo con il tuo aiuto!

Dona Ora


 (Foto Header: Xinua/Zuma Wire)

News correlate

news

Gaza: una crisi che peggiora ogni giorno  

La situazione è critica, bisogna intervenire subito, solo una parte degli aiuti viene effettivamente distribuita.

news

Terremoto in Myanmar: siamo in prima linea 

Oltre 1,3 milioni colpiti. Aiutaci a portare cibo, cure e riparo subito!

A Gaza le persone mangiano erba | ActionAid news

A Gaza le persone mangiano erba

1,4 milioni di persone in condizioni disperate. Indispensabile il cessate il fuoco.

Turchia e Siria, un anno dopo il terremoto | ActionAid news

Turchia e Siria, un anno dopo il terremoto

200mila persone raggiunte con i nostri aiuti.

news

Gli impatti di un anno di guerra in Ucraina sulle persone

Il nostro intervento in Italia e ai confini dell’Ucraina a tutela dei più vulnerabili.

news

L’impatto della crisi ucraina sulle donne

Anche in Ucraina il binomio tra aumento delle violenze di genere e crisi umanitarie.

news

Terremoto tra Turchia e Siria

Drammatica la situazione dei rifugiati siriani.

news

La guerra in Ucraina produce fame in Corno D’Africa

In Etiopia, Kenya e Somaliland l’aumento del costo dei cereali si somma alla siccità estrema.

news

Centri d’accoglienza: dati online per la prima volta

La piattaforma Centri d’Italia mostra un’emergenza migranti che non esiste.

news

Tonga: una risposta all’emergenza arriva dalle donne

84mila persone, l’80% della popolazione, colpite dal disastro.

news

Pratiche per far fronte a emergenze e crisi climatica

A Venezia l’evento “TOGETHER! Experiencing civic participation on risks and disasters”

news

Afghanistan: urgente bisogno di cibo, acqua, rifugi 

Rischio Covid19 e carestia nei campi di sfollati.

In primo piano

Blog

Stragi in mare, prodotto di precise scelte politiche

Blog

Perché l’Italia ha bisogno di un Codice della Ricostruzione

Storia

Vira

Blog

Terremoti: verso un Codice per le Ricostruzioni

Blog

Sicuri per Davvero

Storia

Devi

Blog

Un brutto risveglio

Blog

Non abbandoniamo attivismo civico e trasparenza