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Elizabeth. Contro gli stereotipi di genere | ActionAid Elizabeth. Contro gli stereotipi di genere | ActionAid

Elizabeth. Contro gli stereotipi di genere

Per realizzare il cambiamento si deve partire dalle donne!

Elisabeth è una delle nostre storiche attiviste del Gruppo Locale di Roma. Ha lavorato per molti anni nel settore della cooperazione internazionale occupandosi di progetti di sviluppo nei paesi del sud del mondo, proprio come ActionAid.

Molti dei progetti su cui lavorava si focalizzavano sull’uguaglianza di genere.

“Sono tematiche che mi sono sempre interessate, perché ho visto che per realizzare il cambiamento si deve partire dalle donne. Dare loro la possibilità di accedere al credito, avere assistenza tecnica, poter frequentare corsi di formazione, perché migliorare la vita di una donna vuol dire migliorare le condizioni di vita di tutta una famiglia e una comunità”.

Così una volta andata in pensione e stabilizzatasi a Roma, Elisabeth ha deciso che voleva continuare a impegnarsi su questi temi e ha cercato una ONG che se ne occupasse. E’ così che ci siamo conosciuti!

“Il primo progetto a cui ho lavorato come attivista di ActionAid riguardava i diritti delle donne in Afghanistan: con il gruppo di Roma ci siamo impegnati per raccogliere i fondi necessari e abbiamo poi anche ospitato una donna afghana che conduce un programma radiofonico per illustrare alle donne del suo paese quali sono i loro diritti”.

Dopo questa esperienza Elisabeth e il gruppo di Roma hanno deciso di continuare a focalizzarsi sul tema dell’aiuto alle donne e dell’uguaglianza di genere, stavolta partendo dai ragazzi delle scuole.

“L’8 marzo io e Stefania Donaera di ActionAid, siamo andate al Liceo Majorana di Roma e abbiamo fatto vedere ai ragazzi il film “Ribelle e ostinata” sul terribile problema delle donne sfregiate dall’acido in Bangladesh. Dopo la visione abbiamo deciso di far lavorare i ragazzi tra loro sui temi della violenza e degli stereotipi di genere, del diritto delle donne al lavoro e alla partecipazione politica.”

I ragazzi hanno reagito con entusiasmo al lavoro proposto da Elisabeth e si sono dimostrati molto interessati al dibattito. “E’ stato vincente chiedergli di lavorare loro per primi, proporre temi, nominare un relatore”.  

Dopo l’8 marzo il gruppo di Roma ha proseguito il lavoro sia col Liceo Majorana di Roma, che con due licei di Tivoli, grazie a un’altra attivista, Fiorella. Gli studenti hanno continuato a lavorare con le loro insegnanti su tre temi: stereotipi di genere, ruolo della donna, violenza domestica.

“Il 30 novembre ci sarà un incontro al Liceo Majorana a cui parteciperanno anche i ragazzi di Tivoli. Ogni gruppo presenterà il proprio lavoro. Ci sono in programma addirittura più presentazioni di quello che pensavamo, segno che c’è interesse da parte dei ragazzi. Mi ha piacevolmente stupito sapere che tra i relatori ci sono studenti maschi, che inizialmente erano meno interessati delle ragazze. Per combattere stereotipi e violenza è infatti importante sensibilizzare il mondo maschile.Certi cambiamenti culturali devono partire dall’educazione non solo in famiglia, ma anche a scuola”.

L’importanza dell’educazione per combattere stereotipi di genere e violenza sulle donne è stata evidenziata anche dagli studenti nei loro lavori e qualcuno ha citato anche l’attivista pakistana Malala Yousafzai.

Nei prossimi incontri i ragazzi affronteranno anche il tema delle mutilazioni genitali femminili, su cui ActionAid lavora anche in Europa con il progetto After, che mira a sensibilizzare le comunità migranti originarie di paesi dove questa pratica è una tradizione per eliminare il rischio che ragazze e donne subiscano l’operazione quando vi fanno ritorno per le vacanze.

ActionAid ha all’attivo anche un progetto contro la violenza di genere, WE GO!, che punta a rendere le donne che l’hanno subita autonome economicamente, così che diventino libere e indipendenti.

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