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ActionAid: il ruolo centrale delle aziende per combattere la violenza di genere 

Giunge a conclusione la seconda edizione di We Go!, il progetto che in quattro paesi europei ha coinvolto oltre 70 imprese in un percorso di sensibilizzazione sull’indipendenza socio-economica per le donne che subiscono violenza. 

C’è una condizione comune che spesso impedisce alle donne di uscire da una situazione di violenza. È l’essere economicamente dipendenti dal partner e anche per questo non riuscire a interrompere la relazione abusiva e violenta.  

La seconda edizione del progetto WE GO! ha lavorato proprio con l’obiettivo di aumentare le possibilità di trovare lavoro per le donne fuoriuscite da percorsi di violenza, sensibilizzare le imprese sul tema e mettere in rete centri antiviolenza e territori attraverso la promozione di buone pratiche e la creazione di collegamenti diretti con le imprese e il mercato del lavoro. 

Il progetto ha permesso di aumentare le occasioni di scambio di conoscenze e di formazione su strumenti e pratiche per l’empowerment socio-economico tra centri antiviolenza e altre realtà che lavorano con le donne. Nello specifico, sono state coinvolte 294 operatrici, volontarie e altre professioniste di 31 organizzazioni dei quattro paesi coinvolti: Italia, Bulgaria, Grecia e Spagna. Inoltre, 154 donne sono state inserite in percorsi di empowerment socio-economico mentre 115 hanno beneficiato di attività di job matching, per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. 

“Fin dal principio il progetto WE GO! ha coinvolto i centri antiviolenza, le istituzioni pubbliche, le aziende e gli attori che si occupano di inserimento lavorativo, le associazioni che lavorano direttamente con le donne che escono da un percorso di violenza, mettendo in rete conoscenze, competenze e bisogni, rafforzando i sistemi di supporto locali e stabilendo reti di cooperazione tra attori pubblici e privati” dichiara Cinzia Penati, Project Manager ActionAid, Area politiche di genere e giustizia economica. 

In questa seconda edizione a essere maggiormente coinvolto è stato il mondo aziendale: promuovere un mercato del lavoro sensibile e ricettivo ai bisogni delle donne che hanno subito violenza, avere un management informato e consapevole e luoghi di lavoro sicuri e accoglienti sono aspetti fondamentali per contrastare la violenza di genere. Oltre 70 aziende hanno seguito attività di sensibilizzazione e formazione e 10 imprese hanno potuto testare un modello di certificazione WE GO!, vale a dire un percorso sviluppato nell’ambito del progetto per valutare i punti di forza, le opportunità e le aree di miglioramento nelle politiche, nei programmi e nelle iniziative aziendali per la parità di genere. 

“Il ruolo sociale delle imprese è sempre stato chiaro e ha assunto ancora maggiore importanza da quando, dovendo tutti insieme affrontare la pandemia, abbiamo compreso quanto le aziende giochino un ruolo fondamentale rispetto alla cura delle persone. In tal senso, poter essere stati coinvolti in un progetto come WE GO!, ci ha permesso di dare il nostro contributo a un tema sociale di incredibile rilevanza. Sensibilizzare le nostre persone ha significato sensibilizzare indirettamente le loro famiglie e il loro network sociale. Questo è il potenziale che un’azienda ha e che ha la responsabilità di perseguire” afferma Angela Amodio, Direttrice Diversity&Inclusion, Prysmian Group. 

Le aziende possono quindi svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione della violenza e nel conseguimento dell’empowerment socio-economico delle donne che l’hanno subita. Nel suo percorso, il progetto WE GO! ha dimostrato che solo mettendo in rete tutti gli attori chiave del territorio, dai centri antiviolenza alle istituzioni, dai centri per l’impiego alle imprese, si può garantire una presa in carico a 360° delle donne e favorirne l’ingresso nel mondo del lavoro. Soprattutto, favorendo l’acquisizione di un lavoro e di un reddito, la rete locale consente alle donne di esercitare il loro diritto fondamentale di vivere una vita senza violenza. 

WE GO! 2 è un progetto cofinanziato dal programma REC (Rights, Equality, Citizenship) dell’Ue, realizzato da ActionAid con la partnership di SURT, Cooperativa sociale Rel.azioni positive, Istituto di Ricerca Sociale IRS, Foundation Gender Project for Bulgaria, Women’s Center of Karditsa. 

 

Per informazioni: 
Dipartimento Comunicazione ActionAid Italia  
Paola Amicucci +39.3457549218 – [email protected]
Alice Grecchi +39.3395030480 – [email protected]  
Daniela Biffi  [email protected] - +39.3472613441  

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