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Terremoto Turchia e Siria 

ActionAid: “In Siria c’è urgente bisogno del sostegno della comunità internazionale” 

Nel nord-ovest della Siria 4,2 milioni di sfollati interni vivono in rifugi temporanei, tra cui tende e case costruite in modo precario. ActionAid è al fianco delle comunità colpite, in particolare intervenendo per la tutela delle donne e ragazze che più subiscono le conseguenze del terremoto. Ma la situazione peggiora con il passare dei giorni. 

LNK PER DONARE: www.actionaid.it/emergenza-terremoto 
 
Link alle immagini e video 

Disponibile per interviste (in inglese) Racha Nasreddine, direttrice di ActionAid per la regione araba. 

Le squadre di soccorso impegnate nel nord-ovest della Siria da giorni stanno operando senza il supporto della comunità internazionale, in condizioni sempre peggiori e con risorse limitate. In questa regione devastata dalla guerra, che conta già milioni di sfollati, la portata della tragedia causata dal terremoto è senza precedenti. 

"Le squadre di soccorso nel nord-ovest della Siria stanno ancora operando da sole, utilizzando capacità e risorse locali limitate, senza alcun aiuto internazionale immediato per rispondere nelle aree colpite dal disastro. Gli ostacoli ritardano la risposta internazionale e costano molte vite innocenti che potrebbero altrimenti essere salvate" afferma Racha Nasreddine, direttrice di ActionAid per la regione araba. 

Il nord-ovest della Siria ospita 4,2 milioni di persone che vivono in rifugi temporanei, per lo più in tende e strutture di fortuna e che già prima del sisma si trovavano in condizioni di insicurezza alimentare. È fondamentale che i loro bisogni non vengano trascurati. ActionAid chiede alla comunità internazionale di finanziare adeguatamente la risposta umanitaria, assicurando che il sostegno finanziario superi quello precedentemente stanziato nell'ambito del Piano di risposta umanitaria per la Siria (HRP 2023) e includa la priorità dell'assistenza alle donne e alle ragazze e la valorizzazione della leadership femminile nella risposta all’emergenza. 

"Gli aiuti dovrebbero essere distribuiti equamente a tutte le persone colpite dal terremoto, in base alle necessità e indipendentemente da chi controlla il territorio in cui si trovano, in conformità con i principi umanitari riconosciuti a livello internazionale. Tutte le parti in conflitto all'interno della Siria e degli Stati confinanti (compresa la Turchia) devono garantire che l'assistenza e la protezione umanitaria raggiungano le comunità più a rischio in modo equo, efficiente, rapido e sicuro, alla luce dell'emergenza che si sta verificando, superando i vincoli logistici e burocratici" conclude Racha Nasreddine, direttrice di ActionAid per la regione araba. 

Oltre 40.000 persone sono già morte e milioni hanno perso le loro case e i loro mezzi di sostentamento. I sopravvissuti e le équipe locali dovranno affrontare difficoltà senza precedenti nelle prossime settimane e mesi. ActionAid, attraverso il suo partner locale impegnato sul campo nel nord-ovest della Siria, continuerà a fornire riparo, cibo e protezione ai sopravvissuti, oltre a spazi e servizi sicuri per donne e ragazze.   


Per informazioni:       

Ufficio Stampa ActionAid Italia
Alice Grecchi +39.3395030480 – [email protected]  
Paola Amicucci +39.3457549218 -  [email protected] 
Daniela Biffi  [email protected] - +39.3472613441 

Photo credit social: Khalil Ashawi/Reuters

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