Vai al contenuto

“Lo sfollamento forzato è uno strumento di dominio che lacera le comunità e consolida cicli di povertà, trauma e violenza di genere.” 

ActionAid è profondamente indignata per la decisione del governo israeliano di occupare Gaza City e condanna senza mezzi termini questa palese escalation. Questa occupazione provocherà lo sfollamento forzato di centinaia di migliaia di palestinesi, persone già più volte costrette ad abbandonare le proprie case, private dei loro diritti e della loro sicurezza.

Jamil Sawalmeh, Direttore di ActionAid Palestina, dichiara:  “Questa decisione non solo sfollerà centinaia di migliaia di altre persone, ma sradicherà famiglie che non hanno più alcun posto dove andare. La popolazione di Gaza viene deliberatamente affamata e sottoposta a una violenza incessante. Palestinesi esausti e traumatizzati a Gaza sono costretti a vivere in un ciclo infinito di sfollamenti e devastazione, intrappolati in uno spazio sempre più ristretto, di fronte al collasso totale delle infrastrutture e alla completa assenza di sicurezza.

Donne e comunità emarginate subiscono in maniera sproporzionata le conseguenze di questa violenza: molte affrontano ora lo sfollamento per la seconda, terza o persino quarta volta nella loro vita, senza accesso a un riparo, al cibo, all’assistenza sanitaria o ai servizi di base. Queste azioni non sono solo moralmente indifendibili, ma costituiscono anche evidenti violazioni del diritto internazionale, comprese le norme che vietano il trasferimento forzato di popolazioni, l’annessione di territori occupati e la negazione del diritto all’autodeterminazione.

Lo sfollamento forzato è uno strumento di dominio che lacera le comunità e consolida cicli di povertà, trauma e violenza di genere. Non si tratta solo di una catastrofe umanitaria: è la continuazione di un progetto di lunga data di espansione coloniale e pulizia etnica.”

ActionAid chiede a tutta la comunità internazionale di andare oltre le dichiarazioni di preoccupazione. Gli Stati Terzi devono adottare azioni urgenti e concrete per fermare le sottrazioni di terre, prevenire l’annessione e assicurare i responsabili alla giustizia. Silenzio e inattività equivalgono a complicità.

 


Per informazioni:    
Ufficio Stampa ActionAid Italia      

Alice Grecchi +393395030480 [email protected]   
Claudia Bruno +393311336562  [email protected] 

In primo piano

Dottor Mohammed Salha parla con un altro medico dell'ospedale Al-Awda
Storia

Dr. Mohammed Salha

Molte persone ammassate in cerca di cibo. Sullo sfondo macerie e distruzione.
Blog

Se non lo chiamiamo genocidio, smette di esserlo?