«La perdita più grande sono stati i nostri figli: questo dolore non si può descrivere»
ActionAid è attualmente operativa sul campo per distribuire viveri e garantire la risposta umanitaria
Il violento terremoto che ha colpito l’Afghanistan lo scorso 31 agosto ha devastato le province di Kunar, Nangarhar e Laghman, alcune delle aree più vulnerabili e remote del Paese.
Una donna anziana, sostenuta da ActionAid, ha raccontato: «In questo terremoto è morta una nuora e ho perso otto nipoti. Sono morti anche tutti i nostri animali. Abbiamo bisogno urgente di aiuto».
L’Afghanistan stava già affrontando una delle peggiori crisi umanitarie al mondo, segnata da collasso economico, insicurezza alimentare e accesso limitato ai servizi essenziali. Il terremoto ha aggravato una situazione già drammatica, lasciando intere famiglie senza nulla.
Mohammad Irshad, del villaggio di Wadeer, dove ActionAid sta intervenendo, ha ricordato: «C’è stata una forte esplosione e poi le case sono crollate. Nessuno sapeva che cosa fosse successo agli altri. Tutti erano sotto shock, pensando solo a sopravvivere. Ho perso due figli e una figlia. Mia sorella ha perso quattro membri della sua famiglia. Sono morti tutti i nostri animali e i campi sono stati distrutti. La perdita più grande sono stati i nostri bambini. Questo dolore non si può descrivere».
Lo staff e i partner che rispondono all’emergenza devono affrontare enormi ostacoli: strade distrutte, terreni instabili, continue scosse di assestamento e insicurezza diffusa. Nonostante queste difficoltà, ActionAid è sul campo per distribuire viveri e intensificare la risposta umanitaria, fornendo kit igienici e coperte, supporto per la rimozione delle macerie e la ricostruzione, oltre a trasferimenti in denaro per le famiglie che hanno perso tutto.
Srikanta Misra, direttore nazionale di ActionAid Afghanistan, ha aggiunto: «Nelle crisi come questa, donne e ragazze sono esposte ai rischi maggiori. In Afghanistan, dove i servizi a loro dedicati sono già stati gravemente limitati, i pericoli sono ancora più gravi. Senza un riparo, molte donne e ragazze sono costrette a vivere all’aperto, esposte al rischio di violenza. Donne incinte, madri che allattano e ragazze con bisogni specifici legati alla salute mestruale necessitano di un sostegno urgente e mirato. Per ActionAid, donne e ragazze sono al centro della risposta umanitaria. Il terremoto ha colpito una regione già provata dalla fame e dalla crisi economica. Con famiglie che soffrono la mancanza di cibo, disastri come questo spingono le comunità ancora più nell’emergenza. ActionAid sta lavorando per garantire che le famiglie più vulnerabili e quelle guidate da donne possano accedere a cibo e beni essenziali, nonostante strade bloccate e scosse di assestamento continuino a ostacolare i soccorsi. La nostra squadra è impegnata senza sosta per rispondere a questi bisogni»
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