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Un’altra occasione persa per fermare l’irregolarità che lo stesso sistema di ingresso per lavoro produce

“L’ulteriore decreto legge in materia di ingresso per lavoro licenziato oggi dalla Camera nel suo iter di conversione in legge, ancora una volta, non va a intaccare i limiti pesantissimi di un meccanismo “scassato”, come l’ha definito lo stesso sottosegretario Mantovano, ma si limita a introdurre qualche parziale correttivo, il cui impatto sarà comunque minato dall’attuale disciplina”, hanno dichiarato le organizzazioni promotrici della campagna Ero Straniero.

“Vi sono nel testo alcune novità che la campagna considera positive poiché vanno nella direzione del progressivo scardinamento del sistema rigido delle quote, verso un aumento delle domande che non ricadono più nei limiti annuali imposti dal decreto flussi, come nel caso degli ingressi extra-quota nel settore dell’assistenza alle persone anziane o con gravi disabilità. Ma niente è stato fatto – dal governo prima e nel corso del successivo passaggio alla Camera – per intervenire sulle conseguenze più gravi che l’attuale quadro giuridico comporta, e cioè la creazione di irregolarità rispetto a lavoratori e lavoratrici che con il decreto flussi hanno fatto ingresso in Italia, come la campagna Ero Straniero ha ripetutamente sottolineato nei dossier annuali di monitoraggio sugli ingressi per lavoro e ribadito nell’audizione presso la commissione affari costituzionali. Purtroppo i nostri rilievi sono rimasti completamente inascoltati”.

“Dai dati forniti dal Viminale (aggiornamento a giugno 2025) emerge chiaramente che solo una parte, esigua, delle persone entrate con i click day degli ultimi anni – e cioè il 20% rispetto ai click day del 2023 e il 12% rispetto al 2024 – ha sottoscritto un contratto e ha un permesso di soggiorno per lavoro. Il resto, molto probabilmente, vive nel nostro Paese nella totale precarietà e senza documenti, a rischio sfruttamento. Questo accade perché lavoratori e lavoratrici, soprattutto stagionali, entrano regolarmente con visto in seguito alla richiesta di assunzione del datore di lavoro, salvo poi non riuscire a formalizzare il rapporto per motivi che non dipendono dalla loro volontà, venendosi quindi a trovare in condizione di irregolarità. Ribadiamo che l’unico intervento urgente è il rilascio, per chi si trova in tale condizione, di un permesso di soggiorno temporaneo, per cercare un nuovo impiego. Si tratta di vittime, spesso inconsapevoli, di un sistema che non funziona, dei tempi lunghi della burocrazia o, peggio, di reti criminali. Ma soprattutto non è più rinviabile, una riforma complessiva del sistema di ingresso per lavoro, a partire dal superamento dei click day e dall’introduzione di canali diversificati e flessibili, come prevedono le proposte di Ero straniero.

La campagna “Ero straniero” è promossa dalle organizzazioni A Buon Diritto, ActionAid, ASGI, Federazione Chiese Evangeliche Italiane, Oxfam, Arci, CNCA, CILD.

 


Per informazioni:  
Ufficio Stampa ActionAid Italia

Paola Amicucci + 393457549218 [email protected]

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