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Bangladesh, ex operaia tessile di 13 anni torna a scuola. ActionAid “Serve più responsabilità lungo tutta la filiera”  

In occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile, ActionAid rilancia il suo impegno per garantire a ogni bambina e bambino istruzione, protezione e un futuro libero dalla povertà e dalla violenza.

Jui ha 13 anni e vive a Dacca, capitale del Bangladesh e cuore pulsante della fast fashion globale. Un anno fa cuciva abiti per poco più di 3 euro al giorno. Oggi è tornata sui banchi di scuola. La sua storia mostra cosa si nasconde dietro le etichette dei nostri vestiti. “Quando ero a scuola ero molto felice. Avevo molti amici, parlavamo e giocavamo insieme. Ora non succede più e mi dispiace. Ho dovuto smettere di studiare perché mia madre non riusciva a mantenere la famiglia con solo 12.000 Taka (circa 90 euro) al mese. Per questo motivo mi ha chiesto di lavorare nella fabbrica di abbigliamento. Ho iniziato a lavorare in fabbrica sei o sette ore al giorno” raccontava la ragazza un anno fa. Il suo compito era rifinire i capi e tagliare i fili: un lavoro ripetitivo e faticoso, ma per il quale le sue piccole mani erano perfette.

Oggi, grazie a un programma mirato di supporto educativo e percorsi di formazione e sostegno al reddito per le famiglie, ActionAid ha permesso a Jui di lasciare la fabbrica e ritornare in classe. “Ora ho ritrovato le mie amiche, posso studiare e giocare. Voglio diventare medico e curare gratuitamente chi non può permetterselo. Oggi credo davvero che il mio sogno possa realizzarsi”. “Vederla riprendere gli studi è per me una gioia immensa. Jui sogna di costruirsi un futuro migliore e io sogno con lei” aggiunge sua madre.

La storia di Jui, costretta fin da piccola a lavorare, non è un caso isolato. È una finestra su una realtà drammatica e sistemica. Dodici anni dopo il crollo del Rana Plaza – l’edificio commerciale di otto piani collassato il 24 aprile 2013 causando oltre 1.100 vittime – il Bangladesh resta uno degli snodi centrali della catena globale della fast fashion. Uno studio condotto da ActionAid Bangladesh, a dieci anni dal disastro, ha rivelato che il 93% dei lavoratori intervistati teme ancora per la propria sicurezza. Il 60% segnala rischi nei luoghi di lavoro e il 23,4% denuncia la mancanza di uscite di emergenza. Oggi il tessile rappresenta oltre l’80% dell’export nazionale. E con la crescita del settore cresce anche il rischio che dietro ogni capo cucito ci siano infanzie spezzate. Secondo il Bangladesh Bureau of Statistics, più di un milione di bambini e adolescenti tra i 5 e i 17 anni è coinvolto in lavori pericolosi. Un’urbanizzazione rapida e la povertà diffusa aggravano la situazione, in particolare nei centri urbani: a Dacca molti bambini lavorano nei cantieri edili, come domestici o nella gestione dei rifiuti pericolosi, affrontando condizioni di sfruttamento fisico e mentale. A Chittagong, invece, sono frequentemente coinvolti nei cantieri di demolizione navale o in attività industriali informali, esposti a rischi seri per la salute e la sicurezza. Le conseguenze sono gravi: abbandono scolastico, sfruttamento fisico e psicologico, malattie, abusi. Le bambine sono esposte anche a matrimoni precoci e lavoro forzato. La storia di Jui è un appello a cambiare rotta.  

ActionAid è attiva ogni giorno per contrastare il lavoro minorile. A Dacca e Chittagong promuove borse di studio, programmi di recupero scolastico, percorsi di formazione e sostegno al reddito per le famiglie. Le comunità vengono coinvolte in azioni di prevenzione e protezione. Ma non basta. Serve un cambio di passo a livello globale. In Italia, l’organizzazione è parte della campagna “Impresa2030”, per una Direttiva europea che imponga alle imprese il rispetto dei diritti umani e ambientali lungo tutta la filiera. Una norma oggi a rischio, ma cruciale per un’economia giusta e rispettosa dei diritti di tutti.  


Per informazioni:      
Ufficio Stampa ActionAid Italia      

Alice Grecchi +393395030480 [email protected]   
Claudia Bruno +393311336562  [email protected]   
Paola Amicucci + 393457549218 [email protected] 

 

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