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Gaza, inaccettabile il piano di Israele per il controllo e condizionamento degli aiuti

ActionAid: è violazione totale dei principi dell’azione umanitaria. L’organizzazione aderisce alla mobilitazione social del 9 maggio “L’ultimo giorno di Gaza – L’Europa contro il genocidio”

ActionAid è inorridita dalle notizie secondo cui l’esercito israeliano intende intensificare la propria offensiva e occupare nuovi territori e respinge del tutto il piano delle autorità israeliane di controllare e condizionare la distribuzione degli aiuti alla popolazione di Gaza. È inoltre assolutamente inaccettabile che una delle parti coinvolte nel conflitto possa decidere chi riceve gli aiuti, così come quando, dove – e se – questi vengano distribuiti. Ciò rappresenta una violazione dei principi fondamentali dell’azione umanitaria: imparzialità, neutralità e indipendenza.

Un tale piano non solo rischia di escludere centinaia di migliaia di palestinesi a Gaza dall’accesso ad aiuti vitali – in un momento in cui la fame è già diffusa e peggiora di giorno in giorno – ma costituirebbe anche un pericoloso precedente a livello globale, minando standard umanitari consolidati da tempo. I leader mondiali devono far rispettare il diritto internazionale umanitario ed esigere l’ingresso immediato degli aiuti a Gaza. Gli Stati devono respingere con fermezza qualsiasi piano che punti a controllare o militarizzare la distribuzione degli aiuti e rifiutare qualsiasi forma di coinvolgimento, che sia finanziario, logistico o diplomatico.

Per questi motivi ActionAid ha deciso di aderire a “L’ultimo giorno di Gaza – L’Europa contro il genocidio”, una mobilitazione promossa da un gruppo di professionisti e intellettuali che punta ad accendere i riflettori su quanto sta accadendo nella Striscia. Il 9 maggio, Giornata dell’Europa e dei valori che l’hanno costituita deve diventare l’ultimo giorno in cui si assiste al dramma di Gaza.

Katia Scannavini, Co-Segretaria generale ActionAid Italia: «Da troppo tempo noi di ActionAid, insieme a moltissime altre organizzazioni della società civile, chiediamo un cessate il fuoco immediato, la fine delle ostilità e degli attacchi contro ospedali e infrastrutture civili, e l’accesso umanitario pieno e sicuro. I morti non si contano più: intere famiglie sono state cancellate, bambini uccisi, amputati, traumatizzati, resi orfani, privati del cibo e dei diritti umani fondamentali. Non possiamo restare in silenzio. Per questo abbiamo scelto di aderire alla mobilitazione del 9 maggio: per un’Europa che non resti spettatrice, ma alzi la voce contro un’ingiustizia ormai umanamente e moralmente inaccettabile».

 


Per informazioni:     
Ufficio Stampa ActionAid
Paola Amicucci +39.3457549218 – [email protected]
Alice Grecchi +339.5030480 – [email protected]

Photocredit social: REUTERS/Dawoud Abu Alkas