Il Premio Gianni Rufini 2025 per l’attivismo sui diritti umani va alla Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio
Il riconoscimento in memoria dell’ex Direttore di Amnesty Italia è stato assegnato oggi nell’ambito di una giornata di dibattito pubblico su pace e diritti organizzata presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana
È stato assegnato a Federico Faloppa, professore di linguistica e direttore scientifico della Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio, e a Nannerel Fiano, attuale coordinatrice della Rete, il Premio Gianni Rufini 2025 per l’attivismo sui diritti umani.
Il riconoscimento, giunto alla sua seconda edizione, è stato consegnato da Deepika Salhan, vincitrice della prima edizione del premio, durante la Giornata in ricordo di Gianni Rufini. L’evento è promosso da Amnesty International Italia, ActionAid Italia e Oxfam Italia, in collaborazione con Medici Senza Frontiere e Lettera 22 e con il patrocinio della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI).
“Il Premio Gianni Rufini e l’evento che lo accompagna vogliono essere uno spazio di confronto, partecipazione e mobilitazione collettiva, per riaffermare con forza il valore della dignità e della giustizia sociale e per reagire insieme alle minacce che oggi mettono in discussione i diritti fondamentali di tutti e di tutte”, dichiara Katia Scannavini, co-segretaria di ActionAid Italia.
L’incontro di quest’anno, dal titolo “Discorsi d’odio, fake news e manipolazione dell’opinione pubblica”, ha voluto focalizzare l’attenzione su un tema di drammatica attualità che richiama l’urgenza di contrastare l’odio e le narrazioni false che alimentano la polarizzazione sociale e minacciano lo spazio civico. La scelta di premiare Faloppa — co-fondatore della Rete insieme a Rufini — e Fiano, oggi alla sua guida, rende omaggio a un progetto collettivo nato per reagire proprio all’allarmante diffusione della disinformazione e dell’odio in Italia.
“Premiare la Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio significa riconoscere il valore di un impegno collettivo per una società più giusta e rispettosa”, ha dichiarato Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia. “Nel ricordare Gianni Rufini, vogliamo rendere omaggio a chi, come Federico Faloppa e Nannerel Fiano, prosegue con coraggio la sua eredità, difendendo i diritti attraverso le parole e il dialogo”.
Durante la giornata sono intervenute attivisti e attiviste, giornalisti, docenti e operatori del terzo settore, con un programma articolato in due sessioni e una tavola rotonda.
“Gianni Rufini è stato una figura di riferimento nel mondo dei diritti umani e della cooperazione, per la sua capacità di leggere le criticità del futuro. Lo riscontriamo anche nei temi che affrontiamo oggi: i discorsi d’odio e la manipolazione dell’opinione pubblica, questioni cruciali per l’indipendenza della società civile e la qualità della democrazia” ha detto Emilia Romano, Presidente di Oxfam Italia. “Anche le organizzazioni umanitarie ne conoscono l’impatto, quando l’odio e la disinformazione colpiscono chi difende diritti e solidarietà. Per questo Oxfam investe da anni nell’educazione e nella formazione dei più giovani, perché solo costruendo consapevolezza e pensiero critico – insieme a un giornalismo libero e responsabile – possiamo restituire alle parole il loro valore di conoscenza, verità e rispetto”.