Collettività, memoria e attivazione nei territori post-disastro
A seguito dell’alluvione del settembre 2024 in Romagna, ActionAid Italia ha attivato una raccolta fondi per il sostegno alle popolazioni colpite. In linea con l’approccio che caratterizza il lavoro dell’organizzazione nel post disastro, si è scelto di destinare quanto raccolto in iniziative a beneficio delle organizzazioni e reti locali che rafforzassero l’attivazione dal basso e favorissero la resilienza comunitaria.
Dopo una prima fase di assessment e di conoscenza delle realtà attive sul territorio, è stata identificata per la destinazione dei fondi l’associazione Forlì Città Aperta, un’associazione di stampo antirazzista che da sempre si occupa di seguire dei percorsi di attivazione dal basso, che in occasione delle alluvioni che hanno colpito la Romagna ha da subito fornito aiuto e sostegno alle persone colpite, venendo a conoscenza dei loro bisogni e difficoltà.
Il progetto Col.M.A.Te., nato dal dialogo di Forlì Città Aperta con la comunità e accompagnato da un’attività di mentoring di ActionAid Italia, mira a creare consapevolezza sui disastri e sulla giustizia climatica, stimolando un’azione dal basso con la partecipazione attiva della cittadinanza.
L’iniziativa si concentra tra Forlì e gli appennini romagnoli colpiti dall’alluvione, favorendo la costruzione di una comunità resiliente e consapevole, capace di affrontare i disastri e difendere i diritti delle persone colpite.
Le attività previste includono passeggiate urbane nelle zone colpite, momenti di auto-narrazione e memoria storica, incontri informativi sulla crisi climatica e il rafforzamento delle comunità post-disastro, nonché la creazione di materiali comunicativi. Il progetto promuove un percorso partecipativo che vuole creare una memoria collettiva con l’obbiettivo di co-costruire con la cittadinanza un evento per commemorare l’alluvione del maggio 2023.
Un obiettivo importante è anche il supporto alle iniziative della “Rete 360”, che riunisce realtà di Forlì e della Romagna.