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Trust

Conoscere e combattere linguaggio e crimini d’odio contro le donne musulmane in Italia

Secondo alcuni studi, il 65% delle persone musulmane che vivono in Italia è stato vittima di violenza, discriminazione o pregiudizio (F. Ciocca, 2019).
L’islamofobia è una forma di discriminazione che colpisce le donne in modo sproporzionato, a causa della sua intersezione con la misoginia e il sessismo.
 

In Europa si registra un basso numero di segnalazioni e denunce di discorsi e di crimini d’odio contro la comunità musulmana, nonostante la rilevanza del fenomeno. In Italia, nel 2019, la polizia ha raccolto 1.119 denunce di crimini d’odio, di cui 805 motivati da razzismo e xenofobia. Anche se raddoppiata rispetto al 2015, la casistica italiana è sostanzialmente limitata se confrontata con quella degli altri principali paesi europei. Il basso tasso di denuncia di crimini in realtà molto diffusi può essere attribuibile a diversi fattori, tra cui, la poca fiducia nelle istituzioni e nelle forze dell'ordine, la mancata consapevolezza che violenza e razzismo sono dei reati, la scarsa conoscenza di meccanismi di tutela e segnalazione. Il progetto riconosce pertanto la fondamentale importanza di approfondire la conoscenza e l’entità del fenomeno attraverso l’incremento delle segnalazioni, al fine di informare efficacemente interventi di prevenzione e contrasto.   

Il progetto TRUST, co-finanziato dalla Commissione europea, esplora ed affronta le ragioni che stanno alla base della mancata segnalazione e denuncia dei casi di discorsi e di crimini d’odio contro le donne musulmane in Italia, attraverso lo sviluppo di un dialogo partecipativo tra rappresentanti delle forze dell’ordine e delle autorità locali, operatrici e operatori della società civile e leader delle comunità di migranti vulnerabili.

A tal fine, il progetto intende: 
 

  • Mappare le diverse tipologie di discriminazione, violenza, crimini d’odio e le intersezioni tra razzismo e altre forme di pregiudizio contro le donne musulmane in Italia
  • Definire le cause alla base della mancata segnalazione e denuncia
  • Promuovere e favorire il dialogo tra i diversi stakeholder per identificare soluzioni comuni al fine di favorire le segnalazioni e le denunce dei discorsi e dei crimini d’odio
  • Rafforzare un efficace meccanismo di risposta per facilitare la segnalazione e la denuncia di casi di discriminazione e di crimini d’odio. 

Il progetto, attraverso interviste, focus group ed incontri formativi, coinvolgerà:  

  • Donne musulmane in diverse regioni d’Italia 
  • Rappresentanti di enti pubblici, forze dell’ordine e organizzazioni della società civile
  • Leader delle comunità musulmane

I partner del progetto
AGENFOR International (Coordinatore), Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Trento, Centro Studi Internazionali (Ce.S.I), CESIE, Fondazione l’Albero della Vita Onlus (FADV), ActionAid Italia, A Buon Diritto Onlus, COREIS, Ministero della Difesa (Carabinieri).
 

Photocredit: Muhammad Haikal Sjukri

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