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Amanda | ActionAid Amanda | ActionAid

Amanda

Stop alla violenza.

“Ecco come ho superato le difficoltà”

Amanda è una donna di 36 anni che vive nel Petén meridionale, in Guatemala. Ha quattro figli, un maschio e tre femmine, tra i 9 e i 19 anni. Amanda è anche una donna che ha subito violenza da parte del suo ex marito, ed è impegnata a vincere la sua battaglia legale e ottenere giustizia. Anche per garantire la sua privacy, il suo vero nome e il suo viso sono nascosti.

Nell’aprile del 2020, il marito di Amanda l’ha aggredita con un machete. Per proteggersi e salvarsi la vita, lei ha perso il braccio sinistro. Tutto nel momento in cui il governo guatemalteco aveva appena proclamato la limitazione della mobilità stradale per contenere il contagio da Covid-19.

Questo evento è stato l’ultimo, per Amanda. Era il gesto finale di una spirale di violenza iniziata nei primi anni di relazione con quest’uomo che aveva alzato le mani anche sui suoi figli. “Avevo capito cosa ne sarebbe stato di me”, dichiara, ma non è facile prendere una decisione quando si subiscono minacce fisiche.    Intanto Amanda aveva scoperto l’esistenza della rete di supporto dedicata alle donne che hanno subito violenza, promossa dalla nostra divisione in Guatemala e dall’Associazione locale Ixquik.

Quando l’associazione è arrivata in supporto di Amanda dopo l’ultimo assalto, si è prodigata per rassicurarla: “Mi hanno detto che non avevo più niente da temere, che lui sarebbe rimasto in prigione e io avrei ricevuto tutto il supporto di cui avevo bisogno. Che non sarei stata sola”.

Da quel momento in poi, il nostro team e i membri dell’associazione hanno sostenuto Amanda nella battaglia legale contro il marito, il processo, il trasporto dalla sua comunità al tribunale in completa sicurezza, ma anche le sue sessioni di psicoterapia e riabilitazione. L’avvocato che si occupa della causa parla la lingua indigena di Amanda, rendendo più facile per lei prendere decisioni informate e completamente consapevoli delle azioni da compiere nel corso del processo.

La casa di Amanda oggi è fatta di altre donne che hanno subito violenza, e si trova in una comunità diversa da quella da cui proveniva. Ha i suoi compiti all’interno del Centro per la cura integrale per le donne (CAIMU) dove lavora prendendosi cura della terra e degli animali. In questo modo riesce anche a sostentare la sua famiglia e i suoi figli, in attesa della sentenza e delle nuove possibilità che la vita avrà da offrirle.

L’associazione Ixquik è attiva da oltre 20 anni in Guatemala per la difesa dei diritti delle donne nel dipartimento di Petén. Nel corso di questi anni si sono specializzati nell’assistenza globale delle donne. Prima per il sostegno alle spese legali e psicologiche, poi per il supporto medico e anche sociale nella comunità del CAIMU. Lavorano per rafforzare le conoscenze di leadership delle donne, per la difesa dei propri diritti, per promuovere la cultura della denuncia e accompagnarle in tutto il percorso di empowerment successivo.

Da oltre quattro anni lavoriamo per rendere più agevole e completo il lavoro dell’associazione Ixquik, contribuendo a migliorare l’accesso alla giustizia per queste donne, rafforzare il loro ruolo di leader a livello comunale e dipartimentale. Nel corso del 2020 questo lavoro è stato particolarmente importante perché la pandemia di Covid-19 ha aggravato le situazioni di violenza contro le donne in tutto il mondo, non solo in Guatemala. Quelle che hanno denunciato, si sono trovate in un momento storico ed economico molto complesso in cui il supporto di associazioni attente a queste tematiche è stato essenziale per garantirsi una ripartenza.

Photocredit: Karin Schermbrucker

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