La mia attività a Hebron: un atto di resistenza quotidiana
Hanin Nahawi abita nell’area H2 di Hebron, dove ormai fa parte della quotidianità incontrare posti di blocco e chiusure imposte dai coloni e dall’esercito israeliano. Si vive in una condizione di costante incertezza, racconta Hanin.
Dalla sua casa, a pochi minuti da un posto di blocco israeliano, gestisce Wasila, una piccola attività estremamente importante per lei e la sua comunità: Hanin crea libri in tessuto fatti a mano e materiali didattici interattivi per bambini dalla nascita fino ai nove anni.

Libri e giocattoli per la comunità
Hanin progetta i libri, i giocattoli e gli strumenti didattici in digitale, poi li produce a mano e li consegna a famiglie, asili e scuole. Nonostante le dure restrizioni che le rendono difficile consegnare gli ordini o persino uscire di casa con suo figlio, il suo piccolo progetto le consente di sostenere sé stessa e la sua famiglia.
La vita nell’area H2 è piena di paura, stress e isolamento. Hanin racconta di essere rimasta intrappolata fuori dai posti di blocco mentre suo figlio la aspettava da solo a casa, di aver assistito a incursioni notturne e violenze e di aver visto famiglie distrutte da arresti e allontanamenti forzati.

Un progetto per ridare fiducia e sicurezza
Grazie al supporto di ActionAid, che le ha fornito formazione e strumenti per portare avanti la sua attività, il suo progetto è cresciuto sia in termini di dimensioni che di obiettivi: questo le ha dato fiducia, sicurezza e un modo per contribuire alla vita della sua comunità.
Le donne della sua comunità vivono in costante apprensione per i loro figli, non possono visitare i loro parenti, accedere facilmente all’istruzione o anche solo avere una normale vita sociale. Eppure, Hanin rimane salda nella sua determinazione.
Per Hanin, Wasila è più di una fonte di reddito: è un atto di resistenza, un impegno per la sua terra e un rifiuto a scomparire silenziosamente.
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