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“Tutta la mia comunità dipende da un’unica fonte d’acqua. A volta la coda è così lunga che ci vuole quasi un giorno intero per rifornirsi”.
Nonguta vive in un villaggio del Kenya, è sposata e ha sei figli. La siccità ha reso procurarsi cibo e acqua una vera sfida.
“Con l’invasione delle locuste, abbiamo subìto altri danni. Hanno mangiato tutta l'erba e la vegetazione circostante e hanno contaminato l'acqua.
Parte del bestiame è già morta e alcune persone si sono ammalate dopo aver consumato l'acqua. Anche la scuola dove vanno i nostri figli non ha rifornimento idrico e gli studenti devono camminare a lungo per raggiungere la prima fonte accessibile interrompendo le lezioni.”
Nonguta si sveglia sempre molto presto, munge le capre e va a prendere l’acqua. Spesso è costretta a lasciare i bambini da soli a lungo, ma fortunatamente nella comunità si organizzano per aiutarsi reciprocamente.
Quando torna inizia a cucinare per la sua famiglia mentre i bambini accompagnano il bestiame nei campi a pascolare.
La siccità ha messo a dura prova il benessere del bestiame, che ora sta morendo. Dato il loro stato di salute, il valore di mercato dei capi è molto basso: dalla vendita degli animali Nonguta non riesce più a ricavare i soldi sufficienti per mantenere la sua famiglia.
“Io desidero solo poter migliorare la mia vita e quella della mia famiglia avendo un miglior accesso all’acqua e vorrei che i miei bimbi non saltassero più le lezioni in classe per andare a rifornirsi alla fonte.”