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I saldi estivi rinnovano la collaborazione che abbiamo con il marchio d’abbigliamento francese Camaieu, al nostro fianco in favore dei diritti delle donne. In tutti i negozi Camaieu d’Italia, è possibile infatti supportare il progetto Donne: identità al lavoro, scegliendo di arrotondare in eccesso alla cassa il totale della propria spesa e di donare così ad ActionAid.

Donne: identità al lavoro è realizzato a Milano e coinvolge 20 donne che hanno subito violenza: l’obiettivo del progetto è infatti quello di promuoverne l’indipendenza economica, dando loro l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro, formarsi e raggiungere la propria autonomia.

“Camaieu fin dall’avvio ha deciso di sostenerci in questo importante progetto – ha dichiarato Vittoria Pugliese, nostra Responsabile del progetto “Donne: identità al lavoro”. Ci auguriamo che tutti le clienti e i clienti che entreranno negli store Camaieu vorranno unirsi a noi in questa iniziativa, scegliendo di supportare le donne e aiutandole a riconquistare la propria autonomia economica, ritrovando o scoprendo per la prima volta competenze e talenti e facilitando il loro inserimento nel mondo del lavoro.”

Il progetto, patrocinato dalla RETE ANTIVIOLENZA del Comune di Milano che ha selezionato e accompagnato le donne coinvolte nel percorso, ha l’obiettivo di consolidare e ampliare competenze spendibili nel mondo del lavoro, attraverso percorsi di self-empowerment, di orientamento lavorativo e corsi di formazione, come ad esempio il laboratorio di sartoria. L’inserimento lavorativo mediante tirocinio in aziende è già diventato realtà per molte delle donne coinvolte nella prima fase del progetto (da maggio a luglio, 10 donne). C’è chi ha già scelto di sperimentarsi in lavori a contatto con il pubblico come addetta alla vendita, oppure chi a breve metterà a frutto le competenze apprese come sarta. Comune denominatore la soddisfazione per il percorso intrapreso e per le relazioni umane create. Noi di ActionAid coordiniamo e realizziamo l’iniziativa, in collaborazione con Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, la Casa delle Donne di Milano, e la Cooperativa sociale “I sei petali”.

L’indipendenza economica è un fattore decisivo per uscire da situazioni di violenza domestica. Proprio il rapporto di ActionAid “Una via d’uscita dalla violenza. Politiche e pratiche per promuovere l’indipendenza economica delle donne” realizzato nell’ambito del progetto europeo WE G0! (Women Economic-independence & Growth Opportunity), rivela che l’82,5% delle donne che si sono rivolte ai centri anti violenza ha un basso livello di indipendenza economica, contro il 17,5% che è economicamente indipendente. Il 59,1% non ha un’occupazione, mentre il 40,9% delle donne che ha subito violenza lavora Il 73,7% ha figli a carico e solo il 13,3% vive in una casa propria, contro il 14,8% che ne condivide la proprietà con il partner. L’indipendenza economica si rivela dunque uno dei fattori decisivi per uscire da situazioni di violenza domestica.

Sempre per contrastare la violenza sulle donne siamo charity partner del progetto Libellula, il primo network di aziende unite contro la violenza sulle donne, promosso da Zeta Service.

(Photocredit: Simona Ghizzoni)

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