Vai al contenuto

Mutilazioni genitali femminili e matrimoni precoci

Le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni precoci e forzati sono gravi forme di violenza di genere perché controllano e limitano la sessualità femminile violando i diritti sessuali e riproduttivi di ragazze e donne.

La situazione in Italia

In Italia, i dati più recenti, raccolti nel 2019 dall’Università Milano Bicocca, evidenziano la presenza sul nostro territorio di oltre 87.000 donne – di cui 7.600 minorenni – che hanno subito mutilazioni genitali femminili nei paesi di origine.  Le bambine a rischio sarebbero invece circa 5.000. Mancano dati ufficiali sui matrimoni precoci e forzati che coinvolgono le ragazze minori che risiedono nel nostro Paese.

Il nostro impegno: la prevenzione con il progetto Chain

Il progetto Chain rafforza in cinque paesi europei, fra cui l’Italia, la prevenzione, la protezione e il sostegno a donne e ragazze esposte a questi pericoli. Attraverso incontri di formazione e percorsi di consapevolezza sui propri diritti, si restituisce un ruolo centrale alle comunità maggiormente a rischio violazioni per contrastare tali pratiche, dando voce a livello politico alle istanze e ai bisogni delle donne e delle ragazze colpite da queste due forme di violenza.

A ricoprire un ruolo chiave sono le figure dei community trainer, sette donne e un uomo, selezionate tra cinque comunità (Somalia, Nigeria, Egitto, Pakistan e Senegal) particolarmente interessate da questi fenomeni sul territorio di Milano. 

In quanto figure esperte e riconosciute della propria comunità sono lo snodo fondamentale nelle attività di sensibilizzazione che portiamo avanti: in collaborazione con gli attori locali e i partner europei aiuteranno lo sviluppo di interventi, procedure e azioni volte alla protezione e al supporto di donne e bambine. Complessivamente, attraverso le attività di sensibilizzazione verranno raggiunte 1.000 persone delle diverse comunità insieme a 24 leader, inoltre, 192 figure professionali saranno formate su questi temi e sulla necessaria catena di intervento.

Così come le altre forme di violenza di genere, anche le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni precoci e forzati negano il diritto delle bambine, delle ragazze e delle donne all’uguaglianza, alla libertà e, soprattutto, all’autodeterminazione. ActionAid insieme a rappresentanti delle comunità, delle istituzioni e di attori chiave a livello locale e nazionale lavora per sensibilizzare e realizzare strumenti operativi efficaci nel contrasto di queste pratiche dannose e per produrre il cambiamento culturale necessario alla loro eliminazione“dichiara Rossana Scaricabarozzi, Responsabile della nostra unità politiche di genere e giustizia economica.

Le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni precoci e forzati sono pratiche profondamente radicate nelle culture e tradizioni locali di molte società, in particolare nell’Africa Sub-Sahariana, in Medio Oriente e nel Sud-Est asiatico. Nonostante la condanna a livello globale da parte di organizzazioni e convenzioni internazionali, circa 200 milioni di ragazze e donne ad oggi hanno subito una forma di mutilazione genitale femminile, con 4,1 milioni di ragazze e donne a rischio solo nel 2020. Ogni anno, sono 12 milioni le ragazze che si sposano prima dei 18 anni. Nel 2018, erano 650 milioni le bambine e le ragazze sposate precocemente. In alcuni paesi sono pratiche spesso interconnesse, sebbene considerate separatamente, perché in molte comunità sottoporre una ragazza alle mutilazioni genitali femminili è il presupposto per trovare un marito, spesso quando la ragazza è ancora minorenne. Entrambe possono portare a gravi conseguenze sanitarie e psicologiche, nonché a conseguenze di tipo socio-educativo come l’interruzione del percorso scolastico.

“Le mutilazioni genitali femminili sono un’imposizione molto forte, una violenza atroce contro una bambina che viene fatta quando non è in grado ancora di capire. Quando si è nel proprio paese d’origine, all’interno di una famiglia, è difficile andare contro le credenze popolari mentre se siamo qui, si è più liberi. Ecco perché è importante parlarne, l’informazione è ancora poca. Bisogna far capire che quando una donna subisce questa pratica ci possono essere delle conseguenze gravi, se non nell’immediato, in futuro. Bisogna coinvolgere i genitori e spiegare che anche se loro hanno subito questa pratica, non devono permettere che accada alle loro figlie. Bisogna dirlo chiaramente che toccare il corpo di una donna è una violenza” afferma Stella Okungbowa, community trainer per la comunità nigeriana.

Grazie al progetto CHAIN viene creata una rete europea di community trainer e realizzata una campagna di sensibilizzazione a livello europeo per promuovere norme sociali contro le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni precoci e forzati che terminerà con una conferenza internazionale a Bruxelles nel 2022.

Photocredit: Utshob Bairagee/ActionAid

News correlate

news

Femminicidi: il piano antiviolenza attualmente in vigore non è aggiornato

L'urgenza di interventi concreti e strutturati diventa ogni giorno più evidente.

news

Sex-for-fish: in Zambia le donne lottano contro lo sfruttamento

In Zambia le donne sono costrette a offrire prestazioni sessuali per acquistare il pesce.

news

Mutilazioni Genitali Femminili, Discriminazioni Religiose e Intersezionalità 

Lanciato il nuovo Position Paper di End FGM-EU sulle interconnessioni tra MGF, interpretazioni religiose errate e razzismo istituzionale.

news

Lotta alla violenza sulle donne

La dissonanza tra i discorsi ufficiali e le azioni effettive, spesso incoerenti rispetto alle reali esigenze di prevenzione e protezione della popolazione, deve essere finalmente superata.  

Nepal: viaggio all’ombra dell’Himalaya  | ActionAid news

Nepal: viaggio all’ombra dell’Himalaya 

Una sostenitrice racconta.

Ucraina dopo due anni di conflitto  | ActionAid news

Ucraina dopo due anni di conflitto 

Le cicatrici psicologiche dei giovani.

A Gaza le persone mangiano erba | ActionAid news

A Gaza le persone mangiano erba

1,4 milioni di persone in condizioni disperate. Indispensabile il cessate il fuoco.

“I diritti mancati di una generazione sospesa tra sogni e incertezze” | ActionAid news

“I diritti mancati di una generazione sospesa tra sogni e incertezze”

L’allarme del Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia.

No ai finanziamenti pubblici internazionali di progetti fossili | ActionAid news

No ai finanziamenti pubblici internazionali di progetti fossili

Richiesta al governo italiano.

Mobilitazione 25 novembre 2023 | ActionAid news

Mobilitazione 25 novembre 2023

Transfemminist * ingovernabili contro la violenza Patriarcale!

Trattenuti. Una radiografia del sistema detentivo per stranieri | ActionAid news

Trattenuti. Una radiografia del sistema detentivo per stranieri

Nuovo report su sistema CPR. Costi umani ed economici esorbitanti.

news

Senza persone è un disastro

Codice delle Ricostruzioni: al Colosseo un’azione simbolica per chiedere un tavolo aperto.

In primo piano

Storia

Jui

Storia

Sahar

Storia

Maisoon

Storia

Iman

Pubblicazione

Oltre le parole

Storia

Desmond

Verso la casa di vetro, lasciateci aprire le imposte | ActionAid
Blog

Verso la casa di vetro, lasciateci aprire le imposte

Crisi climatica | ActionAid
Blog

Crisi climatica

Khushi  | ActionAid
Storia

Khushi 

Oltre le barriere, oltre i confini | ActionAid
Blog

Oltre le barriere, oltre i confini

Violenza sulle donne | ActionAid
Blog

Violenza sulle donne

Sconcerto per il protocollo Italia-Albania sui migranti | ActionAid
Blog

Sconcerto per il protocollo Italia-Albania sui migranti