🍪 Policy

Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione e cookie di analisi statistica di terze parti. I cookie di analisi possono essere trattati per fini non tecnici da terze parti.

Se accetti di navigare in questo sito, acconsenti all’uso di tutti i cookie e, in particolare, per permetterci di usare cookie di profilazione per aggiornarti sulle nostre attività in maniera personalizzata.

Se vuoi saperne di più Clicca qui.

Florencia fa cose

Content Creator

Diritti delle Donne

Un mese, una parola: Empowerment

Benvenute e benvenuti! Da oggi e fino alla fine dell’anno, ogni mese cercherò di popolare questo spazio sul sito ActionAid con una parola a me cara, raccontandovi il perché (e soprattutto perché, forse, dovrebbe essere cara anche a voi!). Mi riferisco a quelle parole che esprimono solidarietà, giustizia, diritti, vicinanza, empatia, forza, valore. Non so voi, ma dopo aver elencato tutti questi elementi, la prima parola che mi è venuta in mente è una in particolare, ed è quella con cui inizio questa rubrica, ovvero “empowerment”.

Mi capita di leggerla o sentirla pronunciare almeno tre o quattro volte al giorno, non esagero: non più tardi di questa mattina, quando ho aperto l’ennesima newsletter a cui non ricordavo di essermi iscritta, o quando ho ricevuto l’invito per uno dei tanti eventi milanesi che mascherano il bieco networking e le pubbliche relazioni con le “buone intenzioni” e un pizzico di beneficenza.

La leggo con così tanta frequenza, inserita nei contesti più disparati, che a volte quasi mi dimentico il significato originale di una parola così preziosa.

Prendo in mano il dizionario: Oxford Languages definisce empowermentLa conquista della consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni, sia nell'ambito delle relazioni personali sia in quello della vita politica e sociale”; Treccani, Garzanti e qualsiasi altro dizionario ne danno simile definizione.

L’empowerment è creazione di cultura, è una parola pragmatica, è l’atto di donare consapevolezza, possibilità di decidere per sé e il proprio destino, attraverso la formazione - anche solo insegnare a leggere e scrivere, cosa che noi diamo per scontata, è empowering fino al midollo, così come dare accesso a internet, perfino possedere uno smartphone o il computer dal quale vi sto scrivendo - o ricevere l’aiuto per un percorso di avviamento al lavoro - mi viene in mente il “microcredito”, per esempio.

L’empowerment è quindi una presa di coscienza, è l’atto di offrire alle donne e alle bambine la possibilità di non lasciare che sia il posto nel mondo dove nascono a definire chi sono, ma che invece un’alternativa ai matrimoni precoci, alla tratta, ma anche solo a una vita insoddisfacente esiste, ed è faticosa ma viabile. Non è una parola bianca, benestante, da salotto buono, come le newsletter commerciali o gli eventi PR, a volte, mi vogliono lasciar credere. È, invece, una parola nobile, nel senso che nobilita chi la riceve. In tante zone del mondo, è addirittura un vero e proprio strumento di salvezza.

Non voglio più perdere di vista il suo significato politico e sociale, più “alto”, ma sicuramente più pratico al contempo. Non voglio più dimenticare il valore di una parola così preziosa.

Spero da oggi possiate farlo anche voi.

L’appuntamento è al prossimo mese con una nuova parola da riscoprire insieme.

Biografia di Florencia fa cose

Argentina d’origine, veronese di adozione e “cittadina del mondo”, Florencia ha alle spalle un percorso eccezionale e pieno di svolte.
Classe 1988, due lauree e un master, dopo una carriera come digital manager nelle multinazionali della moda e nel lusso decide di cambiare vita; Florencia vive oggi a Milano, dove lavora come content creator, speaker, autrice, host di eventi, conduttrice radiofonica (è in onda tutti i pomeriggi su Radio Popolare) e televisiva, autrice e conduttrice di podcast e narratrice di audiolibri.
Poliedrica, ambiziosa e sempre in movimento, Florencia è un profilo unico e brillante: ottime doti comunicative, grande familiarità con i media e solide competenze nell'ambito della comunicazione digitale, che usa con dimestichezza e in modo critico. È spesso in prima linea per promuovere e diffondere tematiche sociali, tra cui la parità di genere, l’inclusione sociale, l’attenzione all’ambiente e la body positivity.

Segui il cambiamento
Lasciaci la tua email