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Giornata Mondiale della Solidarietà Umana | ActionAid Giornata Mondiale della Solidarietà Umana | ActionAid

Giornata Mondiale della Solidarietà Umana

Un giorno per ricordare a tutti quanto sia essenziale aiutarsi a vicenda.

Come nasce e quale storia racconta

Un giorno per ricordare a tutti quanto sia essenziale aiutarsi a vicenda per crescere come genere umano. Questo è l’ambizioso obiettivo della Giornata internazionale della Solidarietà, istituita dall’ONU nel 2005. Cade ogni anno il 20 Dicembre, per celebrare l’anniversario della creazione del Fondo di solidarietà mondiale (2002) destinato proprio a promuovere lo sviluppo umano, nessuno escluso.

20 dicembre: la giornata internazionale della solidarietà

Un giorno per celebrare l’unità nelle diversità. Per ricordare ai governi gli impegni presi a livello internazionale e incoraggiare il dibattito sui modi in cui è possibile rispettare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile a partire dalle azioni solidali.

La solidarietà è un valore universale e dovrebbe essere la base nella ricerca di soluzioni globali per risolvere i problemi del mondo, una tematica quanto mai attuale mentre ci troviamo nel mezzo della sfida per fermare le diseguaglianze che stanno crescendo. La stessa Onu è nata proprio per stimolare l’armonia tra le nazioni del mondo che lavorano insieme per promuovere la pace, i diritti umani, e lo sviluppo sociale ed economico degli stati, come indicato nella cosiddetta Dichiarazione del Millennio sottoscritta dai leader mondiali per contrastare le ingiustizie.

La strada da percorrere è ancora lunga, per questo è importante celebrare il 20 dicembre portando la solidarietà nelle azioni di ogni singola persona, ogni giorno.

La solidarietà ad Haiti: la storia di Ysnelle

Un ottimo esempio di quanto la solidarietà possa essere un motore di cambiamento in una situazione d’emergenza ci arriva da Haiti e dal terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito la zona il 14 agosto del 2021. Eravamo già presenti con ActionAid Haiti sul territorio, e avevamo lavorato per organizzare dei gruppi di primo soccorso, formati da donne, che fossero preparati a gestire disastri ambientali come questi.

L’ActionAid Women First Responders è il gruppo di cui fa parte anche Ysnelle, una donna di 36 anni, madre di quattro figli. Non appena è arrivata la scossa, Ysnelle è subito andata a controllare la situazione nel proprio quartiere e nelle aree distrutte.

Grazie al training che ho ricevuto da ActionAid, sono entrata subito in azione appena un’ora dopo la prima scossa. Ho portato il mio emergency kit che mi ha permesso di prestare un primo soccorso alle persone ferite e il tablet che mi hanno fornito per organizzarmi”. Fortunatamente nella sua area non ha perso nessuno, ma erano tutti ovviamente molto spaventati.

La priorità è stata quella di dare supporto alle categorie più sensibili come le ragazze, le donne, i bambini piccoli, le donne incinta e le persone che vivono con disabilità. Per loro, era importante cercare immediatamente riparo e un luogo dove dormire al sicuro. Perché è stato dimostrato che durante le catastrofi naturali il rischio di violenza sulle donne aumenta”.

Come donna, empatizzare con le situazioni più delicate è più naturale, ha continuato a raccontare Ysnelle. Anche per questo, come ActionAid, investiamo tanto nella leadership femminile: “C’era una donna, Guilene, in stato di shock perché aveva appena perso la sua casa”, ricorda, “Ho tirato fuori dalle macerie il marito e una signora anziana e poi ho medicato lei che era ferita”. In tanti erano traumatizzati e spaventati, sia bambini che adulti. “Ho cercato di spiegare loro che la vita conta di più di qualunque casa, di qualunque oggetto o bene materiale. Se stavano respirando, era già una buona notizia”. Il resto si ricostruisce. Meglio se insieme.

La parte più difficile è continuare ad aiutare le persone mentre le scosse ci sono ancora. Noi siamo formate per restare sul campo e aiutare più persone possibili, camminando vicino agli alberi mentre le scosse continuano. Il training serve anche a gestire la paura in questi momenti”.

Nei prossimi anni ci si aspetta un aumento delle catastrofi naturali. La storia di Ysnelle e delle sue colleghe dimostra che la solidarietà e la consapevolezza di come agire nel bel mezzo di un’emergenza, possano fare tutta la differenza.

Photocredit: Fabienne Douce/ActionAid

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