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“Oltre il mare”, il nuovo podcast di ActionAid con Pietro Bartolo

Un racconto in 4 episodi su cosa succede a chi sbarca in Italia e sul perché vanno abrogati i Decreti Sicurezza.  


Ascolta il podcast in esclusiva da oggi 28 luglio su www.audible.it/actionaid 

 
Quattro puntate per raccontare cosa accade quando i migranti sbarcano nel nostro Paese. Dal momento del salvataggio fino agli snodi del sistema dell’accoglienza e le sue distorsioni, che troppo spesso negano i diritti fondamentali delle persone migranti. É “Oltre il Mare”, il podcast inedito di ActionAid realizzato con la partecipazione di Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, e disponibile da oggi in esclusiva su Audible con le prime due puntate e da agosto con le ultime due. Nei giorni in cui il Governo sembra rendere imminente una modifica limitata dei Decreti Sicurezza è ancora più necessario ricostruire attraverso le voci dei protagonisti – migranti, avvocati, operatori sociali, mediatori culturali – perché l’abrogazione dei Decreti Salvini sia l’unica strada possibile per rimettere al centro i diritti dei migranti e contrastare propaganda e strumentalizzazioni.  

ActionAid sceglie ancora il linguaggio del podcast, grazie alla collaborazione con PianoP, per affrontare i temi che considera più importanti e urgenti. Questa volta la decisione è di raccontare le paure, i sogni dei migranti insieme alle incertezze delle procedure burocratiche e del percorso di accoglienza che li attende. Storie di persone che entrano nel sistema degli Hotspot, Cara, Cas e Siproimi, come quella di Charles giovane pastore protestante fuggito dalla Nigeria, passato per le carceri libiche e sbarcato in Calabria. Vite che spesso non conosciamo, ma che ci toccano da vicino. Un racconto corale che permette di restituire umanità a quanti vengono considerati solo numeri o peggio un problema da respingere.   

È proprio la voce di Pietro Bartolo, che per trent’anni ha accolto sulla banchina di Lampedusa uomini, donne e bambini salvati nel Mediterraneo che nella prima puntata “Il viaggio di Anila” racconta la vicenda reale di una bambina nigeriana di 11 anni sbarcata da sola, che nasconde una storia di sofferenza e disperazione. Una storia che si conclude positivamente, grazie all’aiuto di Bartolo e alla sua determinazione, al punto che Anila diventa il simbolo di tutti i bambini e le bambine che ha soccorso. 

Il podcast è presentato oggi alle ore 18.00 in diretta web sui canali Facebook, Linkedin e Youtube di ActionAid Italia insieme a Pietro Bartolo, Katia Scannavini, Vicesegretaria ActionAid Italia, Kenneth Harley, Brand and Communications Director Audible.it e moderato da Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale.  

L’incontro è l’occasione per analizzare da vicino la nuova realtà dell’estate 2020: dopo il crollo degli ultimi anni si registra l’aumento degli sbarchi e il rallentamento delle ricollocazioni a livello europeo a causa dell’emergenza Covid19. Se non si corre subito ai ripari con un ritorno a un sistema unico pubblico e integrato di micro-accoglienza diffusa e si persegue ancora la strada dei grandi centri, con la concentrazione di numeri elevati di migranti, si rischierà il collasso del sistema o la crescita esponenziale di centri di emergenza e i diritti saranno fortemente a rischio. È urgente superare le politiche di distinzione arbitraria tra migranti economici e richiedenti asilo, il ripristino della protezione umanitaria, un ripensamento generale delle politiche migratorie che assicurino il rispetto dei diritti di ogni persona che arriva in Italia.  

Pietro Bartolo spiega "È importante che chi ha firmato i decreti sicurezza e gli accordi con la Libia si renda conto di cosa ha autorizzato e sappia cosa ciò comporta davvero. Io ho visto, ho ascoltato i racconti di chi è stato nei centri di detenzione del governo libico. Sono lager, nei quali i migranti restano imprigionati anche anni prima di partire. Perché il migrante è una fonte di denaro. È, dunque, doveroso agire con tutti i mezzi a nostra disposizione perché la gente conosca e capisca. Così, ho deciso di raccontare con un nuovo strumento la mia esperienza, realizzando in collaborazione con ActionAid un podcast. È forte il desiderio di restituire dignità ad ogni persona, ogni bambino soprattutto, che ho accolto a Lampedusa sulla banchina del molo Favaloro. Di restituire dignità a tutti i morti che ho dovuto contare in questi anni. Desidero e l’umanità pretende che vengano trattati come persone quali sono, proprio come ognuno di noi, e non come numeri o corpi." 

 
Cosa fa ActionAid

ActionAid è un’organizzazione internazionale indipendente impegnata in Italia e in 44 Paesi. Collabora con più di 10.000 partner, alleanze, ONG e movimenti sociali per combattere povertà e ingiustizia sociale. Da oltre 40 anni ActionAid si batte al fianco degli individui e delle comunità più povere e marginalizzate, scegliendo di schierarsi dalla loro parte perché consapevole che per realizzare un vero cambiamento sociale è necessario uno sforzo collettivo di solidarietà e giustizia. Un mondo equo e giusto per tutti: è questa la visione da cui ActionAid trae ispirazione e forza vitale. Per rendere questa visione del mondo una realtà concreta, ActionAid si è data una mission specifica da perseguire nei prossimi 10 anni: lavorare per promuovere e animare spazi di partecipazione democratica e per coinvolgere persone e comunità nella tutela dei propri diritti; collaborare a livello locale, nazionale e internazionale per realizzare il cambiamento e per far crescere l’equità sociale, migliorando la qualità della democrazia e sostenendo così chi vive in situazioni di povertà e marginalità.  

Per informazioni:
Dipartimento Comunicazione ActionAid Italia

Paola Amicucci +39.3457549218 – [email protected]
Daniela Biffi - +39 3472613441 - [email protected]
Alice Grecchi +39.3395030480 – [email protected]

 

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