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In un tempo in cui la voce delle nuove generazioni rischia di essere messa ai margini, è importante riportare i ragazzi e le ragazze al centro dei processi decisionali, perché possano essere cittadine e cittadini attivi e consapevoli dei propri diritti e leggere il contesto sociale in modo critico e costruttivo. 

Questo è il principale obiettivo del progetto Voice Now, promosso dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (AGIA) e coordinato da Defence for Children Italia, a cui abbiamo preso parte insieme a numerose organizzazioni che, come noi, sperimentano e promuovono la partecipazione giovanile. 

Nel quadro del progetto è nato il Consiglio Nazionale delle Ragazze e dei Ragazzi (CNRR): un’assemblea composta da circa 50 giovani tra i 13 e i 17 anni, provenienti da tutta Italia. Tra loro, due giovani di ActionAid, Riley di Milano e Tommaso di Siracusa, che hanno attivamente partecipato nell’ultimo anno. 

Il CNRR è uno spazio stabile e riconosciuto dove le ragazze e i ragazzi possono esprimere le proprie opinioni, confrontarsi su temi rilevanti e proporre soluzioni concrete ai rappresentanti istituzionali. Un luogo dove le loro voci non solo vengono ascoltate, ma diventano parte attiva dei processi decisionali.   

Il CNRR non è solo un organo consultivo: è un vero e proprio laboratorio educativo, dove le ragazze e i ragazzi imparano a dialogare, a costruire un pensiero critico e a relazionarsi con le istituzioni. L’educazione, in questo contesto, non è intesa solo come istruzione scolastica, ma come esperienza di crescita, inclusione e benessere

Nel corso del progetto di durata biennale, le commissioni tematiche del Consiglio si sono riunite in quattro fasi consultive online e in presenza con l’obiettivo di elaborare una serie di raccomandazioni su diversi argomenti, dal ruolo della famiglia all’educazione sentimentale e affettiva, dalla parità di genere alla tutela del lavoro minorile

I focus tematici sono stati interamente scelti dal gruppo di partecipanti del CNRR, mentre la fase di elaborazione e costruzione delle raccomandazioni ha visto il coinvolgimento di esperte, esperti, enti del terzo settore e realtà accademiche come, ad esempio, l’Università di Genova, che hanno supportato il gruppo di giovani nell’approfondimento dei temi e nella costruzione stessa delle proposte (in termini di linguaggio, impostazione e riferimenti normativi). 

“Il CNRR per me ha significato molto” racconta Tommaso “Mi ha fatto crescere come persona grazie alla presenza di tutti i miei amici e amiche che mi hanno sempre supportato e accolto. Quello che maggiormente mi ha colpito durante i lavori delle commissioni, è stato il legame di fratellanza che si è creato tra tutti quanti”. 

“Grazie al CNRR ho avuto la possibilità di confrontarmi su temi che mi stanno a cuore, come i diritti sociali e le pari opportunità, ogni volta che ne sentivo il bisogno.” aggiunge Riley “Non è solo un gruppo di ragazzi di età diverse: è un luogo in cui ognuno può avere una voce, e perfino chi era abituato a sussurrare ha trovato la forza di urlare”. 

Lo scorso 25 giugno a Roma, si è svolto il Forum Voice Now, che ha rappresentato il momento culminante del progetto. Pensato, organizzato e condotto dai membri del CNRR, non un evento per i giovani, ma dei giovani.  

Durante il Forum il CNRR ha condiviso riflessioni sul percorso e presentato ufficialmente le raccomandazioni a una platea composta da istituzioni e rappresentanti del terzo settore.  

L’evento non è stata solo un’occasione per raccontare questo importante lavoro, ma un’opportunità per i ragazzi e le ragazze di raccontare come prendere parte a questo processo abbia avuto un impatto sulla loro vita e sulla loro quotidianità. 

Durante il Forum sono stati inoltre presentati il docufilm Voice Now, che racconta i lavori del Consiglio attraverso testimonianze e immagini e un podcast creato dai partecipanti al CNRR per approfondire i temi trattati nel percorso. 

Voice Now non è solo un progetto, ma rappresenta un modello di partecipazione democratica che mette al centro le giovani generazioni, riconoscendole come protagoniste del cambiamento. In un’epoca in cui l’educazione rischia di essere ridotta a mera trasmissione di contenuti, il CNRR ci ricorda che educare significa anche ascoltare, coinvolgere e dare fiducia

La partecipazione dei e delle minorenni, riconosciuta dall’articolo 12 della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, è ancora troppo spesso episodica in Italia. Voice Now risponde a questa mancanza offrendo uno spazio istituzionale stabile, in linea con le migliori pratiche europee anche grazie a una rete flessibile e multilivello che coinvolge organizzazioni, enti e istituzioni attive nella promozione della partecipazione minorile di cui ActionAid fa parte. Questo network consente uno scambio continuo tra territori e CNRR, rafforzando il legame tra esperienze locali e nazionali.  

Il progetto Voice Now ci mostra dunque che l’educazione alla cittadinanza può essere pratica, trasformativa e inclusiva. Dare spazio ai giovani, ascoltarli e coinvolgerli nei processi decisionali non è solo una scelta educativa, ma una scelta politica che rafforza la democrazia e costruisce futuro.  

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