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Comunità Resilienti al Padiglione Italia

Far conoscere volti, voci ed esperienze concrete delle comunità resilienti dai territori del post sisma e dalle realtà delle alternative femministe.

Raccontare l’impegno portato avanti insieme a noi di ActionAid per costruire percorsi partecipativi e risposte alle diseguaglianze sociali, economiche e ambientali che le persone sperimentano quotidianamente.

È questo l’obiettivo delle sezioni “Storia di un minuto” e “Detoxing the City” che presentiamo al Padiglione Italia, intitolato proprio “Comunità resilienti”, alla 17.a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.

Un progetto che ha intrecciato saperi, competenze e visioni per dare vita a opere dal forte impatto visivo.

“Il viaggio attraverso l’Italia che ActionAid presenta alla Biennale grazie allo sguardo degli artisti e delle artiste è il racconto vivo e reale di come donne e uomini, intere comunità, si sono messe in gioco di fronte a catastrofi naturali e alle diseguaglianze sociali. Un percorso che ActionAid ha vissuto insieme alle tante realtà che trovano spazio nelle opere, al fianco delle persone che si sono attivate per dare vita a nuove forme di partecipazione e per rivendicare diritti fondamentali. Una testimonianza di come il cambiamento prodotto, dai territori colpiti dai terremoti agli spazi per i diritti delle donne, può e deve essere la risposta concreta per raggiungere la giustizia sociale” spiega Katia Scannavini, nostra Vicesegretaria generale. 

Post Sisma e alternative femministe | ActionaAid

“Storia di un minuto”

Negli ultimi 12 anni siamo stati al fianco delle comunità colpite dai sismi che hanno attraversato l’Italia, dall’Emilia Romagna passando per L’Aquila e il Centro Italia.

Un lavoro che si è attivato nella prima emergenza e che ha attraversato tutte le fasi della ricostruzione, ed è culminato nella campagna #sicuriperdavvero che ha percorso l’Italia, mettendo insieme istituzioni, attiviste/i, saperi scientifici per portare nel 2020 con le “Linee Guida per una politica pubblica nazionale per la prevenzione e la ricostruzione” le richieste dal basso fino a Palazzo Chigi.

Con la sezione “Storia di un minuto” ideata da Alessandro Gaiani, Emilia Giorgi e Guido Incerti, realizzata da noi di ActionAid e grazie al contributo del Gran Sasso Science Institute sono proprio le storie delle persone e delle comunità che non si sono arrese, che continuano a praticare “restanza”, al centro delle tre opere degli artisti coinvolti nella Sezione.

Alessandro Imbriaco con “Questa parte di bosco” presenta un’indagine fotografica sull’esperienza di Frontignano di Ussita (MC); Antonio Ottomanelli con “La prima casa in cui il cavallo andrà sarà nel vuoto” ha realizzato un video sul collettivo 3e32, fondato da un gruppo di ragazze e ragazzi dopo il terremoto dell’Aquila; Göran Gnaudschun con “Voci che si cercano”, commissionato dal Goethe-Institut Italia in collaborazione con Onna ONLUS, racconta con progetto fotografico, che unisce ritratti e foto del passato, il piccolo borgo di Onna e i suoi abitanti.

Tre punti di vista su come “ricostruire” non solo i luoghi ma soprattutto il vivere insieme, i legami emotivi e le forme di partecipazione dopo la distruzione.

Poco meno o poco più di 60 secondi segnano l’arco di tempo in cui si svolge la detonazione di un’improvvisa quanto devastante scossa tellurica, che incide in maniera permanente nella storia fisica e immateriale del territorio. Un solo minuto che in mostra si dilata e diviene Storia. O si declina per raccontare molteplici storie, dalle piccole, quasi invisibili, alle più grandi e conosciute. La sezione Storia di un minuto diviene il luogo di costruzione di una architettura vivente, in movimento, i cui elementi strutturali sono gli esseri umani e i propri diritti, in relazione con il paesaggio naturale e artificiale.”  spiegano Alessandro Gaiani, Emilia Giorgi e Guido Incerti.

Post Sisma e alternative femministe | ActionaAid

“Detoxing the city”

Grazie alla collaborazione con RebelArchitette, associazione che promuove la progettazione al femminile a livello internazionale, alla Biennale portiamo anche le esperienze di comunità resilienti di donne con cui si è alleata per sfidare collettivamente le cause strutturali delle diseguaglianze promuovendo alternative femministe.

A partire dalla domanda “Che caratteristiche avrebbe una città femminista?” abbiamo scelto di raccontare attraverso il talento dell’illustratrice Rita Petruccioli realtà innovative che propongono visioni alternative del potere, delle relazioni e delle comunità, costruendo spazi di partecipazione, inclusione e cittadinanza attiva.

Cinque narrazioni in cinque pannelli nell’installazione “Sisterhood in the Neighborhood. Detoxing Public Space From Patriarchy” che unisce le voci e le testimonianze dirette di Karmadonne (Carmagnola), Lucha y Siesta (Roma), Programma Cambia Terra (Arco Ionico), Ri-make (Milano), Trame di quartiere (Catania). Da questi territori emergono sempre più esperienze che aprono a possibilità trasformative di quartieri e città, un racconto che nasce dalla speranza che tali storie siano contagiose e possano moltiplicarsi in tutto il Paese.

Post Sisma e alternative femministe | ActionaAid

Gli incontri sul territorio – conferenze e laboratori  

Le esperienze portate alla Biennale, daranno vita anche a una serie di eventi a partire da giugno.

  • 17 giugno – Storia del presente. Una ricognizione storica sulle ricostruzioni e la resilienza post sisma, tavola rotonda a cura di Alessandro Gaiani e Guido Incerti, M9 – Museo del ‘900, Mestre
  • Luglio data da definire – La fotografia come presidio nei territori del post-sisma, tavola rotonda a cura di Emilia Giorgi, MAXXI L’Aquila – Museo nazionale del XXI secolo
  • 18 luglio – Attiviste! Il protagonismo delle donne nei post-emergenza, tavola rotonda a cura di ActionAid, Arquata del Tronto
  • 10 settembre – Resistenti o resilienti. Il presente e il futuro nel post sisma, laboratorio e tavola rotonda a cura di Alessandro Gaiani e Guido Incerti, Concordia sulla Secchia (MO)
  • 25 settembre – Together! Experiencing civic participation on risks and disasters, tavola rotonda a cura di ActionAid, Venezia
  • 31 ottobre – Prove di resilienza. Comunità e territori nella ricostruzione post-sisma, tavola rotonda a cura di GSSI – Gran Sasso Science Institute, Padiglione Italia, Arsenale, La Biennale di Venezia
  • 3 novembre – “Sisterhood in the neighbourhood: alla ricerca di alternative femministe”

ActionAid è sostenitore del Padiglione Italia alla 17. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.  

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